La faccia ce l’ha messa direttamente Koji Watanabe il presidente di Honda Racing Corporation che, durante l’ultima 8 Ore di Suzuka, ha accettato di parlare di MotoGP ai giornalisti presenti. Già questo dovrebbe bastare per prendere coscienza di qualcosa che in Honda non accade mai e che rende la misura della situazione (purtroppo) straordinaria in cui versa il marchio più titolato della storia recente delle corse in moto.
Messi subito da parte i soliti convenevoli sulla 8Ore vinta proprio da Honda, Watanabe s’è soffermato a lungo sul rapporto tra HRC e Marc Marquez e anche sulla necessità di un aiuto da parte di Dorna. Honda, in sostanza, non chiede esplicitamente le concessioni, ma fa sapere per voce del suo presidente che sarebbero assolutamente ben gradite. Con buona pace dell’atavico orgoglio giapponese che, per una volta, può anche essere messo da parte. “Non lasceremo mai la MotoGP e questo ci tengo a chiarirlo – ha detto – Ma la durata di questa crisi che è oggettiva potrebbe essere più breve se avessimo degli aiuti, con tutti i vantaggi che ne conseguirebbero anche per tutto il motomondiale”.
Chiarito il punto fondamentale, Watanabe è entrato nello specifico: "Per noi, se ci verranno date le concessioni sarà una benedizione perché lo sviluppo avanzerà meglio se avremo modo di provare di più. Se ci sarà consenso da parte di tutti, approfitteremo sicuramente delle opportunità che ci verranno date. In altre parole, se ci daranno le concessione, le sfrutteremo". Una risposta chiara a quelli che hanno sostenuto fino a pochi giorni fa che mai e poi mai in Honda avrebbero “accettato la carità” da parte di Dorna. Non si tratta, infatti, di “carità”, ma di aiutare chi è in difficoltà a crescere in fretta così da garantire quell’equilibrio nelle prestazioni che poi è il fondamento vero dello spettacolo.
A chiedere per primo a Honda di mettersi al lavoro per chiedere a Dorna le concessioni è stato proprio Marc Marquez. L’otto volte campione del mondo batte su questo punto ormai da mesi e a ammetterlo è lo stesso Watanabe: “Marc ci ha parlato con grande chiarezza, dicendo che se ci saranno le concessioni dovremo accettarle. E è quello che faremo. Noi, come lui, vogliamo tornare a vincere prima possibile, ma ci rendiamo conto che, nonostante gli enormi investimenti fatti e i grandissimi sforzi anche in termini di uomini messi a disposizione del reparto racing, i tempi potrebbero essere lunghi. Con le concessioni, invece, potrebbero accorciarsi notevolmente. Parlo sempre con Marc e non abbiamo altra scelta se non quella di dargli una moto veloce all’altezza del suo talento. Sia lui che noi abbiamo trovato un obiettivo comune. Lavoriamo insieme e lavoreremo sodo insieme senza mollare fino alla fine”.