Si dice che l’ira dei buoni sia terribile e che far arrivare allo scontro uno che allo scontro non ci arriverebbe mai è qualcosa di cui quasi sempre ci si pente. Ecco, Fabio Quartararo è un buono e è pure uno che non litigherebbe mai con nessuno. Però Yamaha sta abusando della sua pazienza e adesso il francese lo ha detto senza mezzi termini: “Non hanno mantenuto la promessa. A Misano dovranno dimostrarmi di volermi davvero”.
Dopo l’ennesima tremenda domenica a Silverstone, il campione del mondo del 2021 – nonostante le dichiarazioni pubbliche di Lin Jarvis e Maio Meregalli secondo cui la M1 ha già fatto qualche passo in avanti rispetto alle prime gare della stagione – ha fatto capire che la sua pazienza è finita e che non intenderà soffrire (e sopportare) così tanto anche nel 2024. “C’è da fare un gran lavoro sul motore, domenica mi superavano da tutte le parti. Non so che differenza ci sia nella velocità di punta, non me ne rendo bene conto, ma di sicuro c’è una differenza e è anche importante, perché mi passano tutti con una facilità pazzesca. L’unico sorpasso vero che invece sono riuscito a fare io è stato sul mio compagno di squadra, Franco Morbidelli”. Parole, quelle del francese, che sembrano chiaramente una replica alle dichiarazioni del suo team manager, Lin Jarvis, che invece aveva sostenuto che gli aspetti su cui lavorare per far andare più forte la M1 sono altri, visto che il motore è già performante. E’ chiaro che, in questa situazione, Fabio Quartararo e Yamaha sono tenuti insieme solo da un contratto, perché ormai i rapporti sono inevitabilmente tesissimi, ma è altrettanto chiaro che, come Maverick Vinales ha insegnato, nessun contratto è abbastanza vincolante per un pilota che non ne può più.
Dalla sua, però, Quartararo si rende conto che al momento non ci sono selle libere e che un cambio rappresenterebbe in ogni caso un salto nel vuoto. Meglio, piuttosto, provare a rinnovare la fiducia a Yamaha, ma fissando quello che sembra essere un vero e proprio ultimatum: un mese. Il francese vuole la svolta a Misano. Quale svolta? Provare nei test previsti sul circuito romagnolo la M1 2024, che dovrà essere abbastanza performante da convincerlo a non buttare tutto all’aria. “Sono tre anni – ha detto Quartararo – che mi mostrano un documento di dieci pagine con promesse su promesse. Ma di quelle dieci pagine, nove e mezza sono state disattese. La cosa che faccio fatica a accettare è che facciamo tempi più alti degli anni passati”.
Delusione. Frustrazione. Rabbia. Che adesso si sono trasformate in una sorta di minaccia da dentro o fuori. “A Misano proverò la moto con cui dovrei correre nel 2024 –ha tuonato il francese - Lì vedremo se la Yamaha mi vuole davvero. Al test di Misano voglio avere una prova vera: voglio la moto, non il pdf con le dieci pagine di promesse. Hanno un mese di tempo. Loro sono la mia priorità perché Yamaha il marchio che mi ha portato in MotoGP, ma ora mi sento molto più libero: so cosa voglio e ora sarà molto importante vedere cosa farà la Yamaha per il prossimo anno"