Tre partenze alla fine della MotoGP, che racconta la lotta al titolo tra Francesco Bagnaia e Jorge Martín come gli addetti alla sicurezza indicano una pista d’atterraggio agli aerei: esplicitarlo di più sarebbe impossibile. Quello che succede in pista poi non fa altro che rendere tutto più interessante, dal primo turno di libere alla gara sprint del sabato sera. Lo spagnolo, come accade da ormai una buona metà di stagione, è stato semplicemente implacabile negli 11 giri della gara corta: partiva quinto con un carico di tensione enorme, eppure nonostante una coppia di gomme dure è riuscito a mettersi davanti a tutti a metà gara per poi tagliare il traguardo per primo. Pecco Bagnaia, che scattava quarto, è riuscito con un mezzo miracolo a tenersi la quinta posizione su di un Maverick Viñales velocissimo a fine gara, concedendo a Jorge Martín sette punti in campionato. Domani si riparte così, con il toro del Team Prima Pramac che tenterà di portarsi via altri sette punti per arrivare a Valencia con un vantaggio.
Una volta arrivato ai microfoni di Sky però, Pecco ha parlato quasi esclusivamente della gomma posteriore, accusando Michelin - neanche troppo velatamente - di avergli fornito uno pneumatico difettoso. Quanto gli costerà rispetto all’accordo che i costruttori hanno con il fornitore francese è difficile a dirsi, quello che sappiamo è che parlando così Bagnaia sapeva bene di andare incontro a una sanzione economica. Anche perché, come confermato al microfono di Antonio Boselli, quello usato da Pecco nel sabato di Lusail è uno pneumatico nuovo, quindi non preriscaldato e potenzialmente problematico per il rendimento.
“La situazione è molto difficile”, ha raccontato subito Pecco. “Lavori in un modo tutto il weekend e hai delle sensazioni sulla moto tutto il weekend, tanto da non dover più cambiare niente perché funziona tutto molto bene, poi parti per la gara ed è tutta un’altra cosa, roba così a me fa girare le palle. È strano, stamattina con la gomma usata il giorno prima, riscaldata e con lo start and stop ho girato più forte rispetto agli ultimi giri di gara oggi. È strano, può succedere. Purtroppo è successo adesso”.
Il tema, qui, è un’assenza di grip al posteriore, motivo per cui - con tutte le probabilità - la gomma verrà portata a Clermont-Ferrand per un’analisi approfondita. Quando questo succede, i dati possono dare ragione al pilota o al costruttore, ma non si arriva quasi mai a una posizione ufficiale. C’è una possibilità che la gomma fosse effettivamente difettosa, ma non è del tutto da escludere l’idea che le temperature del Qatar - che i piloti non hanno sperimentato molto spesso durante il weekend - abbiano messo in crisi la scelta del pilota. Lui, comunque, è più che sicuro di aver lavorato con una gomma buona per le moto da strada: “Mi trovavo a combattere col grip, fino alla qualifica stamattina mi bastava accompagnare la moto fuori dalle curve e invece oggi era un gran scivolamento già dall’ingresso, quindi è stata abbastanza complicata. In curva 11 oggi la facevo in pieno, invece in gara l’ho dovuta fare molto piano perché era da lanciarsi”.
In tutto questo Bagnaia dichiara anche di avere grande confidenza per la gara della domenica, che punta a vincere: “Ho il passo per farlo. Bisogna avere un po’ di fortuna, la situazione giusta. Dobbiamo partire bene e cercare di evitare contatti e spingere, sappiamo che nelle gare lunghe siamo avvantaggiati su tutti gli altri. Anche oggi partivamo per vincere, avevamo il passo, invece la gara è stata più complicata. Bisogna partire bene, spingere, mettersi davanti e fare la differenza. Era il weekend in cui stavamo gestendo tutto perfettamente, ci è mancato oggi. Buttare via sette punti oggi, non perché siamo lenti ma perché abbiamo altri problemi mi fa girare le palle, però reagiamo per domani”.
A questo proposito Bagnaia ha già promesso anche un paio di carenate a Martìn: “Sono contento che sia stato lui a darmi la carenata oggi in modo da aprire alla possibilità di poterlo fare, sarà bello domani”.
Il GP del Qatar si corre alle 18:00.