Da quest'anno - con l'introduzione del nuovo format e della Sprint Race - i trenta minuti di prove libere del sabato mattina che precedono le qualifiche della MotoGP vanno sotto il nome di Free Practice 2, FP2. Una sessione di mezz'ora che dovrebbe essere in teoria tranquilla, con i piloti che si dedicano a limare e perfezionare il setting, a portare avanti la vita delle gomme e testare il passo gara sulle lunghe distanze. Non c'è l'assillo della classifica, si gira svuotati dalla pressione di dover infilare un giro buono per andare in Q2, come invece accade nelle Prequalifiche del venerdì pomeriggio. Eppure in Qatar - durante le Prove Libere, e sottolineiamo "libere" - è andata in onda una delle scene più brutte e riprovevoli della stagione, una specie di rissa da strada tra Aleix Espargaró e Franco Morbidelli, con il pilota Aprilia nel ruolo dell'aggresssore. La cronaca: a venti minuti dal termine del turno Franco ed Aleix Espargaró si trovano in pista assieme, uno dietro l'altro. Il replay della regia internazionale mostra un ingresso piuttosto deciso in curva 5 di Espargaró, che porta fuori traiettoria Morbidelli. I due rallentano, alzano i rispettivi capoccioni dai cupolini. Lo spagnolo gesticola rabbiosamente, Franco gli si affianca e fa cenno di calmarsi. È qui che Aleix non ci vede più, e dal suo guanto sinistro parte uno schiaffone - una manata impetuosa - che scuote prepotentemente il casco di Morbidelli. Qualche istante più tardi, in sovraimpressione, appare la scritta che comunica come l'episodio sia già finito sotto inchiesta della Direzione Gara.
Ora, cosa può aver condotto Aleix ad una tale reazione? Le immagini non mostrano gli istanti precedenti all'accaduto, ma - visto che dal GPS si evince come la Yamaha numero 21 fosse davanti all'Aprilia sin dall'inizio del turno - l'unica cosa che può aver disturbato Espargaró si configura in un rallentamento di Franco, che poi potrebbe essere rimasto in traiettoria. Morbidelli dopo le qualifiche, direttamente su Instagram, ha smentito l'ipotesi di impeding, ovvero di aver ostacolato Espargaró prima della reazione violenta: "Impeding?! C'era un pilota per terra in curva 2...quando c'è un pilota in terra BISOGNA rallentare. Non c'è stato nessun impeding, solo il gesto orribile di un altro pilota".
Niente, comunque, giustifica la reazione di Aleix. Qualche minuto più tardi in Q1 (qui sì che la tensione è a mille) Iker Lecuona si è fatto trovare al centro della pista mentre dietro di lui - a casco rosso - giungeva Enea Bastianini. Il riminese si è prodotto subito in qualche comprensibile gestaccio, in un inconfondibile "dito medio" rivolto al box di Lucio Cecchinello quando poi è rientrato in pitlane. Ma le mani, caro Aleix, non si alzano. Mai. Men che meno nelle Free Practice 2, dopo aver compiuto un primo fallo di reazione (l'ingresso in curva 5 dritto sulla carena della M1 di Franco era già, di per sé, brutto). L'ultimo episodio che ci riporta alla mente un'invasione manesca da parte di un pilota su un avversario - durante la guida - coincide con la "pinzata" di Romano Fenati a Stefano Manzi a Misano nel 2018. I due erano in gara e in quell'occasione Romano, che mise in pericolo l'incolumità di Stefano, venne squalificato fino al termine della stagione. Oggi Aleix non ha messo a repentaglio la vita di nessuno, ma merita comunque una sanzione. Perché è stato di cattivo esempio; le mani vanno tenute al proprio posto, in moto meglio che stiano salde sul manubrio. Perché non è nuovo a queste reazioni feroci (l'isterico rientro ai box di Barcellona con violenza verbale nei confronti degli uomini Aprilia l'ultimo esempio), ma mai prima di oggi si era sognato di alzare le mani in mondovisione. Perché la sua immagine di pilota generoso e padre affettuoso stride brutalmente con ciò che si è visto nelle FP2 di Lusail, e va a danneggiare il motociclismo. Perché Aleix Espargaró ha i suoi cinque minuti, ma poi si pente subito, vorrebbe sotterrarsi. Però bisogna pensarci prima. Noi queste scenate non le possiamo più vedere.
A distanza di un'ora dall'accaduto la Direzione Gara ha notificato che ad Aleix Espargaró sono stati comminati 10mila euro di multa e sei posizioni da scontare sulla griglia di partenza (il numero 41, qualificatosi decimo, partirà sedicesimo nella Sprint Race e nel GP del Qatar). A ben vedere la penalità è meno svantaggiosa rispetto ad un qualsiasi long lap penalty che i piloti possono ricevere per aver ecceduto i limiti della pista (Aleix oggi e domani, con una buona partenza, potrà giocarsi le sue carte). Non esattamente un'infrazione paragonabile alla violenza in pista.