Luca Marini guiderà la Honda del Team Repsol l’anno prossimo o no? E’ la domanda che ormai ci facciamo tutti, ma che probabilmente si fanno anche lo stesso Luca Marini e persino la Honda, sempre più in balia di improvvisi cambi di scenari e prospettive. Di ufficiale, al momento, non c’è niente e, almeno nelle dichiarazioni pubbliche, le parti sembrano ancora piuttosto distanti dall’annunciare il passaggio del giovane pilota di Tavullia nel box della squadra più titolata della storia recente della MotoGP. Un aiuto per capire cosa succederà, però, è arrivato dalle parole di Alessio Salucci, Uccio.
Lo storico amico di Valentino Rossi e oggi manager del Team Mooney VR46, infatti, ha evitato di girarci troppo intorno. “Luca non sarà con noi il prossimo anno” – ha detto in una intervista rilasciata al canale ufficiale della MotoGP. Non significa che Marini sarà sicuramente con la Honda e non significa nemmeno che le cose non potranno cambiare di nuovo, ma quelle di Uccio sono in ogni caso parole che non possono essere ignorate. Perché lasciano intendere che alla fine andrà davvero tutto come si è prospettato in questi giorni e che la squadra di Tavullia dovrà, quindi, cercare a strettissimo giro di boa un nuovo pilota da affiancare a Marco Bezzecchi per il 2024.
I nomi che si fanno, al momento, sono quelli di Fermin Aldeguer, giovanissimo talento spagnolo della Moto2, e di Tony Arbolino. Entrambi hanno già un contratto con i rispettivi team di Moto2 per il prossimo anno, per altro rinnovato di recente e per entrambi, laddove la scelta dovesse ricadere su uno dei due, la VR46 dovrà mettere mano al portafogli. “La prima opzione per noi – ha spiegato Uccio con estrema chiarezza - non è sicuramente Fabio Di Giannantonio. Vogliamo un pilota giovane della Moto2, ma ora abbiamo due o tre nomi e nei prossimi giorni decideremo. Quando perdi un pilota come Marini a novembre, devi andare in Moto2 e sicuramente dovrai pagare qualche penale”.
L’impressione, comunque, è che la VR46 sia disposta a farlo per potersi garantire un pilota su cui investire anche in un progetto di almeno due stagioni, con Uccio che comunque spiega che Aldeguer e Arbolino non sono le uniche opzioni sul tavolo. “Entrambi ci piacciono – ha concluso - Vedremo cosa succederà. Abbiamo discusso non solo con Aldeguer e ci piace Tony Arbolino. È molto bravo, molto giovane. È italiano. Anche lui è uno dei nomi. Ma non ci sono solo Tony e Fermín: e abbiamo altri che sono molto veloci e mi piacciono. Vedremo nei prossimi giorni anche con le squadre e sicuramente dovremo pagare qualcosa. Ma è il nostro lavoro, il nostro sport”.