Li vedi fuori dai locali che fanno i piacioni con tutte. Spesso hanno cambiato pure la vecchia familiare per una spider da acchiappo e hanno rinnovato il look dai calzini fino al cappello e quasi tutti hanno un minimo comune denominatore: sono da poco stati lasciati dalla tipa con cui hanno trascorso anni e anni e con cui, magari, avevano pure messo su famiglia. Ok, gli stereotipi in genere non fanno per noi di MOW, però dobbiamo ammetterlo: più seguiamo Alberto Puig e le vicende di Honda nel mercato piloti e più questo clichè ci si pianta di prepotenza in testa.
Ok, l’ex pilota e manager spagnolo non ha quell’aria lì e non ha cambiato il suo aspetto e meno che mai il suo modo di presentarsi. Però sta passando per uno che ci prova con chiunque. Professionalmente parlando, sia inteso. E’ di queste ore, infatti, la notizia che HRC sarebbe addirittura tornata alla carica con Pol Espargarò, dopo averlo sbattuto fuori alla fine della scorsa stagione e dopo averlo praticamente ignorato nei due anni che ha passato in sella alla RC213V. E anche dopo aver chiesto a chiunque altro se ci fossero o meno i margini per accettare una proposta da parte di Honda per il 2024. Insomma, se la saga sembrava finita con l’arrivo nel box di Repsol di Luca Marini, la realtà sta raccontando altro. E non c’è da stupirsi, visto che appena un mese fa sembrava tutto fatto per Fabio DI Giannantonio, poi scalzato nelle grazie di HRC proprio da Luca Marini. Con il grottesco paradosso che tra appena dieci giorni finirà il mondiale e in Honda, almeno ufficialmente, non sanno ancora il nome del pilota che guiderà il prototipo della RC213V 2024 nei test del martedì successivo all’ultimo gran premio.
In Spagna dicono che con Luca Marini si è arrivati già a una firma, ma dalla Germania arrivano voci di nuovi ammiccamenti verso Pol Espargarò, con Puig che, lasciato da Marquez, sembra ormai uno che corre dietro a chiunque possa dargli un minimo di considerazione. Il dato di fatto, però, è uno e uno solo: correre con questa Honda è qualcosa a cui chiunque vuole pensare in maniera approfondita e al netto di ogni emotività. Con il manager spagnolo che, probabilmente, è quello che ci sta rimettendo la faccia e che viene “mandato avanti” da un intero reparto corse che invece è in balia della confusione più totale.
Il paradosso? A difendere Alberto Puig, ormai, c’è rimasto solo il grande ex. In queste ore, infatti, proprio Marc Marquez ha messo in guardia la sua ormai ex squadra: “Mandare via adesso Alberto Puig sarebbe un grosso errore”. Però è lo stesso Marquez che forse – facendo credere a Honda di poter anche tornare nel 2025 – ha imposto una mezza frenata nella trattativa con Marini con altre dichiarazioni rilasciate appena dopo il GP di Sepang: “Mi sorprende che Honda proponga due anni di contratto a Marini”. Insomma, Marc Marquez s’è chiuso la porta alle spalle, ma continua a parlare da dietro il muro, esattamente come quelle ex che, lasciando tutto un po’ in sospeso, non ti permettono fino in fondo di mandare avanti la tua vita. Con Puig che, mentre aspetta, è costretto a fare la parte di quello che va in giro e ci prova con chiunque altro. "Conosco Alberto e mi dispiace per tutte queste critiche nei suoi confronti – ha affermato Marc Marquez - E’ una persona onesta e a volte capita che le persone oneste abbiano pochi amici. Alberto è uno che se ha un’idea te la racconta senza problemi, ed è per questo che lo considero una figura fondamentale in Honda, perché è aperto al confronto. E’ un pezzo fondamentale per il progetto e non è stato lui a decidere tutto: c'è un gruppo, uno staff che decide, ma per me Alberto ha ottime idee per il futuro della Honda. Sarebbe un errore per lui uscire negativamente da questa situazione, perché è sempre stato molto chiaro e aveva un progetto in mente del quale alcune cose sono state fatte e altre no, ma a me sono sempre piaciute le sue idee. Ha buone idee e se lo licenziassero penso che sarebbe un errore".