“Petronas ha deciso sin dal suo arrivo in MotoGP di puntare su Franco Morbidelli per una delle due moto” – A raccontarlo nel podcast di Radio Ocotillo, è Ramon Forcada l’uomo che il morbido ha sempre ringraziato per primo dopo ognuna delle sue tre vittorie in stagione e dopo aver conquistato il secondo posto nella classifica finale del mondiale 2020. Tecnico di grandissima esperienza, Forcada ha visto nascere il Team Petronas, collaborando sin da subito con Razlan Razali per mettere in piedi la quadra che in sole due stagioni ha conquistato successi impensabili. Un team che ha pensato subito in grande, visti anche i nomi dei piloti contattati. “Due anni fa, quando ci siamo messi al lavoro per costruire il team – ha raccontato Forcada – non avevamo dubbi sul nome di Franco Morbidelli. Vista la sua giovane età, però, sarebbe stato la seconda guida, mentre per la prima moto avevamo contattato Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa”. Il contratto con Yamaha prevedeva già, in sostanza, che solo una moto beneficiasse delle stesse evoluzioni delle ufficiali del team factory e non è quella che avrebbe dovuto prendere Morbidelli, come poi accaduto.
E’ proprio nello spiegare questo passaggio che Forcada ha svelato il retroscena delle trattative con Lorenzo e Pedrosa. “Il primo – ha proseguito – non era interessato e rifiutò subito la proposta di Petronas. Con Dani Pedrosa, invece, avevamo praticamente chiuso gli accordi ed eravamo in linea su tutto, ma il pilota aveva chiesto di poter valutare ancora se avesse voglia di proseguire la sua carriera o se, invece, non fosse giunto il momento di smettere con le corse. Poi ha deciso di smettere ed è a quel punto che è arrivato Fabio Quartararo”. Non un riempitivo, sia inteso, perché il talento di Quartararo era evidente e non era mai stato in discussione, ma una coincidenza che ha fatto in modo che il giovane pilota francese si trasformasse da semplice attenzionato a uomo su cui scommettere sin da subito. Una scommessa, tra l’altro, vinta già al primo anno, visti i risultati ottenuti. Risultati che erano valsi a Quartararo la possibilità di veder invertiti i ruoli nella stagione in corso: lui sulla M1 ufficiale e Morbidelli sulla così detta Spec-A.
Con la seconda guida, l’italobrasialiano, che però ha fatto meglio della prima, il francese. “Franco ha semplicemente avuto bisogno di più tempo per adeguarsi alla Yamaha M2 – ha spiegato Forcada - Morbidelli proveniva da un cliente Honda Racing, con alcuni meccanismi acquisiti su una moto totalmente diversa dalla Yamaha.Fabio, invece, era praticamente vergine su una MotoGP e il fatto che il suo primo contatto nella classe regina sia avvenuto con una Yamaha lo ha in qualche modo aiutato. Era praticamente vergine, senza i vizi di un'altra MotoGP e ha fatto davvero bene, un anno incredibile”. Finendo, di fatto, per coprire Franco Morbidelli e per oscurarlo agli occhi degli altri. Degli altri, ma non di Ramon Forcada: “Franco ha avuto un cambio di mentalità, si vedeva che sarebbe riuscito a far emergere il suo talento e così è stato” – ha concluso.
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