image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Volley
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Volley
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Sport

Razga e Rea come Bayliss e Edwards: la Superbike è tornata ai tempi d’oro ed è bellissimo

  • di Cosimo Curatola Cosimo Curatola

5 settembre 2021

Razga e Rea come Bayliss e Edwards: la Superbike è tornata ai tempi d’oro ed è bellissimo
Toprak Razgatlioglu bissa il successo di Gara 1 e si impone su Jonathan Rea, ancora una volta secondo al traguardo, stavolta davanti a Scott Redding. Lo spettacolo in pista, i sorpassi e i contatti hanno fatto il paio con una stretta di mano e due chiacchiere nel giro d’onoroe e un abbraccio: è roba da fuoriclasse, roba di vent’anni fa


di Cosimo Curatola Cosimo Curatola

Il weekend di Magny Cours ha sorriso a Toprak Razgatlioglu, che lascia la terra francese in testa al mondiale dopo tre gare spettacolari. Al turco è stata tolta la vittoria della Superpole Race per aver ecceduto i limiti della pista (ma con grande ritardo, tanto che in Gara 2 è comunque partito dalla pole) ma il mondiale è più aperto che mai, con i primi due piloti racchiusi in 8 punti a cinque eventi dal termine. Ed ecco che le derivate di serie mettono in scena un campionato da antologia del motociclismo, riportandoci alle gare di vent'anni fa.

Perché? Per almeno tre motivi. Il primo è la lotta al titolo. Più incerta che mai e, soprattutto, con il dominio Kawasaki messo in discussione dalla Yamaha. Cosa impossibile fino ad inizio stagione, quando a mettere in crisi Jonathan Rea doveva essere la Ducati. Redding però non è costante e a Rinaldi manca esperienza, il tutto mentre la squadra di Andrea Dosoli ha risolto i problemi della M1 mettendo Razgatlioglu nella condizione perfetta per giocarsela. Toprak, dal canto suo, sfrutta ogni bullone della sua moto allo stremo, sbaglia pochissimo e impone a Rea di alzare l’asticella, cosa che il campione del mondo fa spesso e volentieri, anche sbagliando.

Questo ci porta al secondo punto, la qualità delle gare: i piloti partono in un modo e facilmente finiranno in un altro. Tra sorpassi, contatti, staccate, strategie, una gara della Superbike non la decidono le gomme e tantomeno le qualifiche. Gara 2, oggi, è stata un capolavoro, tanto di Rea quanto di Razgatliglu, entrambi velocissimi rispetto al resto del gruppo. Motivati, grintosi, al limite. Non hanno risparmiato nulla, spremendo il millesimo ad ogni giro. Ci hanno ricordato i tempi d’oro di Fogarty? Si. Quelli di Edwards? Esattamente. E Troy Bayliss, lo scomodiamo per un turco e un irlandese? Per forza. Perché la qualità mostrata a Magny Cours è stata assoluta - niente di meno rispetto a Imola 2002 -  e se vogliamo continuare a dire che vent’anni fa era meglio conviene rivedere la stessa gara registrata tutte le domeniche (che comunque vi postiamo, è sempre un bel vedere). Ad ogni modo Razgatlioglu, tagliando il traguardo con uno stoppie in Gara 1, ci ha ricordato che dalle corse c’è sempre qualcosa di fresco in arrivo.

Il terzo ed ultimo punto invece è il clima che si respira: in Superbike chiedono ai piloti (per lo meno lo avevano fatto qualche anno fa) di odiarsi un po’, riproporre la situazione tra Rossi e Marquez in MotoGP. Ma in Superbike non fanno gli attori e, dopo una trentina di sorpassi al limite, i piloti in lotta per il titolo vengono inquadrati mentre chiacchierano nel giro d’onore, col casco in testa e la visiera aperta, salutandosi con una stretta di mano.

Oggi manca una Ducati da mondiale, ma arriverà. Per il resto la Superbike è bella come una volta, con quei piloti che fanno la storia (i sei titoli di Rea sono già un record) e con quelle moto che, ad oggi ,sono nel salotto di chi può permettersele e nei sogni di tutti gli altri.

Visualizza questo post su Instagram

Un post condiviso da WorldSBK (@worldsbk)

Visualizza questo post su Instagram

Un post condiviso da WorldSBK (@worldsbk)

More

[VIDEO] Toprak Razgatlioglu vince a Magny Cours e taglia il traguardo come nessuno mai!

SBK

[VIDEO] Toprak Razgatlioglu vince a Magny Cours e taglia il traguardo come nessuno mai!

Auguri a Troy Bayliss, Giò Di Pillo: “Era un Dio. Ma quale dito mozzato... Quella volta si fece davvero male da un'altra parte"

di Cosimo Curatola Cosimo Curatola

Superbike

Auguri a Troy Bayliss, Giò Di Pillo: “Era un Dio. Ma quale dito mozzato... Quella volta si fece davvero male da un'altra parte"

Axel Bassani: la passione, la velocità e i soldi per correre. “Io come Marquez? Per fortuna ci sono le foto!”

di Cosimo Curatola Cosimo Curatola

Superbike

Axel Bassani: la passione, la velocità e i soldi per correre. “Io come Marquez? Per fortuna ci sono le foto!”

Tag

  • Superbike
  • Toprak Razgatlioglu
  • Jonathan Rea
  • Troy Bayliss

Top Stories

  • No, Davide Tardozzi non ha ragione sulla vittoria di Bagnaia. A Mandalika però parte un nuovo mondiale e Pecco rischia sia il posto che la gloria

    di Cosimo Curatola

    No, Davide Tardozzi non ha ragione sulla vittoria di Bagnaia. A Mandalika però parte un nuovo mondiale e Pecco rischia sia il posto che la gloria
  • La Juve è un disastro, per i tifosi. Ma hanno ragione? E perché oltre che di Koopmeiners (e Tudor) non si parla di Cambiaso?

    di Matteo Cassol

    La Juve è un disastro, per i tifosi. Ma hanno ragione? E perché oltre che di Koopmeiners (e Tudor) non si parla di Cambiaso?
  • Pecco Bagnaia ha provato o no la GP24 di Franco Morbidelli? Forse la vera domanda è se ancora è tutto ok tra Ducati e VR46

    di Emanuele Pieroni

    Pecco Bagnaia ha provato o no la GP24 di Franco Morbidelli? Forse la vera domanda è se ancora è tutto ok tra Ducati e VR46
  • Mandalika, la protesta silenziosa dei giornalisti MotoGP e Pecco Bagnaia su Ducati: “Mi sono sentito Robert Plant. Ho guidato la moto di Franco? Non confermo”

    di Cosimo Curatola

    Mandalika, la protesta silenziosa dei giornalisti MotoGP e Pecco Bagnaia su Ducati: “Mi sono sentito Robert Plant. Ho guidato la moto di Franco? Non confermo”
  • “E’ devastato! Se venisse in lacrime…”: Davide Tardozzi così sul subbuglio Ducati con Pecco Bagnaia (che manda un vocale soltanto per dirci quanto non è felice)

    di Emanuele Pieroni

    “E’ devastato! Se venisse in lacrime…”: Davide Tardozzi così sul subbuglio Ducati con Pecco Bagnaia (che manda un vocale soltanto per dirci quanto non è felice)
  • Dal dominio a Motegi al disastro di Lombok: Cosa sta succedendo tra Ducati e Pecco Bagnaia? Breve cronaca di un gioco molto pericoloso

    di Cosimo Curatola

    Dal dominio a Motegi al disastro di Lombok: Cosa sta succedendo tra Ducati e Pecco Bagnaia? Breve cronaca di un gioco molto pericoloso

di Cosimo Curatola Cosimo Curatola

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore [email protected]

Next

Lewis Hamilton si merita di vincere il mondiale, la Mercedes no

di Giulia Toninelli

Lewis Hamilton si merita di vincere il mondiale, la Mercedes no
Next Next

Lewis Hamilton si merita di vincere il mondiale, la Mercedes...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy