La prima puntata di MotoGP Unlimited non è particolarmente brillante in termini di contenuti: molto del girato è già visto, le gare sono (ovviamente) vecchie di un anno, i piloti raccontano sempre un po’ la stessa storia: sono qui per vincere, lavoro tanto, la gara è dura. Tra un passaggio e l’altro spicca una breve intervista a Razlan Razali, oggi Team Principal del Team WithU RNF, in cui il manager malese parla di Valentino Rossi in termini non proprio lusinghieri. A maggior ragione perché a suo tempo la stagione era tutt’altro che finita, con Razali che si presta alle telecamere vestendo i colori dell’ex main sponsor Petronas. Che tra Rossi e Razali non ci sia mai stato grande affetto è un dato di fatto. Le parole del manager però suonano come una pugnalata nella schiena: “Quella di Valentino è una situazione unica - ha premesso - il nostro obiettivo è capire cosa possiamo fare con lui. Se può essere competitivo. Se riusciamo a farlo è un bene, significa che la squadra può fare qualcosa con lui”.
Niente di nuovo quindi, anzi: MotoGP Unlimited ci ricorda che Valentino, alla prima gara in Qatar e grazie anche alla scia di Pecco Bagnaia, era riuscito a qualificarsi al quarto posto, primo tra i team indipendenti. Razali però affonda il colpo con un aneddoto: “Ero un suo grande, grandissimo fan, era venuto per i test invernali nel 2005 a Sepang. Gli ho chiesto di autografare un libro e lui mi è passato di fianco senza dire niente, non ci ha pensato due volte. E ho pensato ‘vieni nel mio paese e mi fai questo? Non vincerai mai più un campionato’, e così è stato. (Valentino vince anche nel 2008 e nel 2009, ndr.) Da lì in poi ho perso interesse nei suoi confronti, finché non ci è stata offerta la possibilità di averlo come piloti. Così è la vita, così è il karma. A lui non l’ho mai detto”.
Ora Valentino lo saprà sicuramente. Questo però non è l’unico attacco di Razali al mondo della MotoGP. In altre puntate il malese attacca Yamaha, accusando i giapponesi di non aver lavorato abbastanza per il suo team a causa dei bei risultati portati a casa nel 2020. Il che lascia presagire una possibilità che, fino ad un paio d’anni fa, era assolutamente impensabile: Razali potrebbe cedere i suoi due posti in MotoGP ad un'altra squadra. Dopo l’exploit di Fabio Quartararo nel 2019 e di Franco Morbidelli nel 2020 infatti, le cose per RNF sono andate semplicemente male. Prima l’abbandono dello sponsor, poi la sostituzione dei piloti. Ora che Yamaha sta soffrendo anche con gli ufficiali, la sensazione è che ci vorrà del tempo prima che le cose tornino ad andare per il verso giusto nel team indipendente. E quei due posti in classe regina, non è un mistero, fanno gola a molti.