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Red Bull e Honda,
continua la partnership
che ha portato Verstappen al titolo

  • di Redazione MOW Redazione MOW

2 gennaio 2022

Red Bull e Honda, continua la partnership che ha portato Verstappen al titolo
È arrivato l’annuncio ufficiale da parte di Honda: la collaborazione con Red Bull prosegue fino al 2025, quando entrerà in vigore il nuovo regolamento che interverrà sulle power unit, meno sofisticate e senza la componente MGU-H che mise in difficoltà il colosso nipponico ai tempi della McLaren

di Redazione MOW Redazione MOW

Un legame che ha dato grandi risultati e che continuerà fino al 2025. È quello tra Red Bull e Honda, anche se il costruttore giapponese non sarà impegnato direttamente in Formula1. La scadenza della partnership era stata fissata al 2023, ma fino al 2026 quando entrerà in vigore il nuovo regolamento rimarrà identica. Anche perché allora si interverrà sulle power unit, meno sofisticate e senza la componente MGU-H che mise in difficoltà la Honda ai tempi della McLaren. Successivamente, il colosso giapponese potrebbe decidere di rientrare ufficialmente nel Circus, così come sta pensando di fare l’Audi. Nel frattempo, Masashi Yamamoto, responsabile del progetto Honda in F1, starebbe per entrare nella squadra Red Bull per occuparsi della supervisione del reparto motoristico. Dal prossimo anno, sia sulle vetture di Adrian Newey che sulle AlphaTauri, sparirà il marchio della casa giapponese che non sarà più impegnata neanche sul lato economico. Le spese, inoltre, saranno coperte dal team campione del mondo, che vedrà sulla nuova monoposto l’apparizione del #1 dopo il titolo conquistato da Max Verstappen.

Un allungamento della collaborazione che è sembrato naturale, in particolare dopo che Red Bull e la Honda hanno portato alla vittoria del mondiale il pilota Max Verstappen, il quale ha interrotto il dominio di Lewis Hamilton e della Mercedes. È mancato il titolo costruttori, ma ora anche quello è più contendibile. Un risultato incredibile e difficilmente programmabile, quello dell’olandese, che ha riscattato la precedente esperienza del colosso giapponese in F1 con la McLaren. L’accordo del 2015, infatti, portò dei risultati molto deludenti, fino allo strappo sancito dalla dichiarazione di Fernando Alonso, che in un Gran Premio del Giappone urlò: “GP2 Engine“. Per Red Bull, invece, dopo la fine della collaborazione con Renault (2018) si tratta della vittoria di una scommessa dopo solo due stagioni. Guardando indietro, poi, non bisogna dimenticare che fino a Silverstone l’unità propulsiva prodotta dalla Honda era superiore a quella della Mercedes e ha aiutato Verstappen nella lotta contro Hamilton.

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