C'è tanto di cui discutere in casa AlphaTauri in questo weekend di gara al Red Bull Ring, in Austria. Negli ultimi giorni infatti, dopo una dichiarazione rilasciata da Helmut Marko, si sono inseguite le notizie sul prossimo futuro della squadra di Faenza: dalla volontà di Red Bull di "avvicinare" la sede operativa a quella della casa madre, al nuovo nome in arrivo nel 2024, passando per l'ipotesi di vendita di cui si è discusso negli ultimi mesi, e le molte domande sull'arrivo di Laurent Mekies, che lascerà a breve la Ferrari per passare proprio in AlphaTauri.
Di tutto questo ha parlato, in un incontro riservato ai giornalisti presenti in pista nel venerdì al Red Bull Ring, l'attuale numero uno del team Franz Tost, accompagnato dal nuovo CEO Peter Bayer che proprio in questa occasione si è presentato alla stampa, raccontato il background della sua carriera e le motivazioni che lo hanno portato fino all'ingresso in AlphaTauri, dove inizierà ufficialmente nel ruolo di CEO dal prossimo primo giugno. Un passato nello sport con un master in marketing per Bayer, che ha esperienze dallo snowboard alla vela, fino all'arrivo nel 2017 alla FIA dove ha lavorato per cinque anni, seguendo in prima persona il lavoro di Jean Todt. La presenza di Bayer nel team in questo momento complesso è quindi un'ottima notizia per tutta la dquadra, con il nuovo CEO pronto a rispondere a tutte le domande sul prossimo futuro del team satellite della Red Bull.
Il primo punto riguarda Faenza, sede operativa della squadra: "L'Italia rimane il cuore della scuderia - assicurano Tost e Bayer - In totale abbiamo 1.500 persone al lavoro in Inghilterra e oggi abbiamo bisogno di migliorare gli spazi. Non ci sono parcheggi, abbiamo bisogno della galleria del vento e abbiamo bisogno di più spazio, quindi stiamo ingrandendo la sede inglese per migliorare il lavoro ma non c'è l'intenzione di spostare tutto in Inghilterra. Non è semplice convincere degli ingegneri senior a venire in Italia perché si tratta di un cambio di vita, quindi dividere gli ambienti, migliorarli, tra Inghilterra e Italia oggi è la soluzione migliore. Comunque il cuore rimane in Italia, la produzione rimane in Italia, il design team è lì, il reparto di marketing e quello finanziario sono lì".
Confermato invece il cambio di nome, con un nuovo passaggio dopo l'addio a Toro Rosso: "Stiamo ancora valutando con i nostri partners ma posso confermare che c’è l’opzione di avere un nome diverso. Il nome Scuderia AlphaTauri è funzionale ma dobbiamo valutare con gli altri tutte le opzioni per andare avanti, perché il rebranding in questo momento è molto importante per il progetto che stiamo portando avanti all'interno del team".
Altro punto molto importante in questo momento per il team è l'arrivo di quello che a partire dal 2024 sarà ufficialmente il nuovo team principal della squadra, l'attuale direttore sportivo Laurent Mekies: "Non è ancora qui - spiega Bayer - ma è una transizione più che normale, speriamo di avere il prima possibile degli aggiornamenti sul suo arrivo perché la decisione riguarda la Ferrari e dipende da come la vorranno gestire. Io spero che lui si unisca a noi alla fine di quest'anno o al più tardi a gennaio del prossimo anno".
Grande incognita invece sul fronte piloti, con la squadra che non sta passando un periodo di buoni risultati sportivi ("La stagione è stata pessima fino ad ora", ha dichiarato Tost) e questo complica ancora di più la situazione di un Nyck De Vries, decisamente meno prestazionale rispetto alle aspettative di inizio campionato. Sul suo futuro, e sulle scelte in fatto di sedili, non ci si sbilancia però in questo momento in casa AlphaTauri: "La filosofia è abbastanza chiara, la performance decide e in questo momento stanno arrivando alcuni buoni giovani piloti dalle categorie minori come Iwasa, che sta facendo un buon lavoro e Hadjar, un altro che ci sta piacendo, ma per loro è davvero troppo presto. Allora forse dobbiamo trovare un'altra soluzione, se le cose con Nyck non dovessero migliorare, ma questo non è stato discusso finora".
Tra le opzioni di questa "altra soluzione" potrebbe esserci anche Daniel Ricciardo, un'alternativa più sicura rispetto a un rookie in questo momento di passaggio per la squadra. Sul futuro di De Vries però niente è ancora deciso: "Nyck decide, non il team. Se mostra delle buone performance perché dovremmo cambiarlo?".