L’anno scorso è stato il teatro di uno degli incidenti di gara più agghiaccianti delle ultime stagioni e, ora, il RedBull Ring di Spielberg torna al centro del dibattito perché il suo direttore ha annunciato che non ci sarà alcuna modifica al tracciato. L’incidente tra Johann Zarco e Franco Morbidelli aveva rischiato di coinvolgere, oltre i due protagonisti, anche Valentino Rossi e Maverick Vinales, letteralmente sfiorati dalla Ducati del Team Avintia e dalla Yamaha del Team Petronas. Mancavano, si era detto, le dovute protezioni, con i piloti e gli stessi commissari che si occupano della sicurezza che avevano sollevato il dubbio sull’opportunità anche di un intervento più radicale, soprattutto per quanto riguarda la Curva 2.
Un incidente in quel punto, infatti, potrebbe far tornare le moto in pista, ecco perché tutto lasciava intendere che si sarebbe assistito ad un intervento di revisione del disegno di quella curva nei mesi invernali. Invece il RedBull Ring resterà lo stesso. “La sicurezza è la massima priorità – ha affermato a Motorsport.com, Andy Meklau, direttore del circuito di Spielberg - Se le moto poi diventeranno più veloci si potrà eventualmente parlare di nuovo di una chicane. Vedremo. Dipende dalla FIM. Sono responsabili di garantire che la pista sia sicura e approvata. I circuiti si adattano negli anni. Negli ultimi dieci anni ho seguito quanto abbiamo installato per quanto riguarda la sicurezza. Il Red Bull Ring è un circuito esemplare. In Curva2 non cambierà il disegno, ma è stata comunque aumentata la sicurezza, estendendo la via di fuga e portando più ghiaia per rallentare le moto in caso di uscita di pista”