Quando le moto sono ferme, le notizie vanno pesate almeno due volte. E’ una premessa doverosa, perché la notizia, questa volta, sembra grossa davvero: Honda ha sbattuto le porte in faccia a Gigi Dall’Igna. A sganciare la bomba sono stati i colleghi spagnoli di ElPeriodico, che raccontano un retroscena rimasto fino a ora assolutamente inedito.
Sembra che in un passato non molto lontano, infatti, Alberto Puig fosse riuscito a creare un canale di trattativa con il padre della (oggi imbattibile) Desmosedici. Secondo il quotidiano spagnolo, l’attuale manager di HRC era praticamente riuscito a mettere le mani su Gigi Dall’Igna, salvo poi trovare tutte le porte sbarrate quando la trattativa era già abbastanza avanzata. “ Puig è stanco, stufo, di gridare nel deserto – si legge - L'ex campione spagnolo, nervi allo stato puro, è quello che è più disperato non solo per l'incapacità della Honda di raggiungere tecnologicamente le fabbriche europee che guidano la griglia della MotoGP, ma anche per la testardaggine nel non ingaggiarlo”.
Dal paddock e dallo stesso Dall’Igna, almeno nelle ultime ore, non sono arrivate conferme e nemmeno smentite sulla presunta trattativa tra l’ingegnerissimo italiano e la Honda. Una trattativa che, sempre ammesso che ci sia stata davvero, risale alle stagioni passate. “Puig – si legge ancora nell’articolo di ElPeriodico - ha potuto iniziare la rivoluzione molto tempo fa, poiché aveva tra le mani la possibilità di ingaggiare il guru del paddock, il creatore dell'imbattibile Ducati Desmosedici: l'ingegnere italiano Gigi Dall'Ignia. Ma dal Giappone qualcuno ha avuto paura all'ultimo momento. Per superbia? Per arroganza? Insomma, anche adesso, bloccati nel pantano, pensano che nessuno possa insegnargli niente, nonostante si ritrovino a essere l'ultimo costruttore nel Campionato Mondiale Costruttori, a pari punti con i connazionali della Yamaha, ma anni luce indietro rispetto al leader, la Ducati di Dall’Igna, che li precede con 261 punti”.
Parole pesantissime che, se confermate, potrebbero bastare da sole a confermare un sospetto che ormai hanno in molti: la Honda si è disinnamorata delle corse e sta cercando una strada per seguire le orme della Suzuki e dire basta con il motomondiale. Senza più alcuna voglia di investire. Possibile? Al momento ci viene da dire di no, anche perché lo stesso boss di HRC ha recentemente dichiarato che Honda vuole assolutamente tornare protagonista. Probabilmente ci riuscirà facendo quello che in passato non ha voluto fare: ingaggiando tecnici europei e “rubandoli”, magari, proprio a Ducati. E’, di fatto, anche ciò che Marc Marquez ha chiesto esplicitamente. “Io non voglio subito una moto competitiva perché sono consapevole che ci vuole tempo – ha affermato l’otto volte campione del mondo – Ma voglio vedere una qualche mossa, una reazione”. Una reazione che, almeno in questa fase, si traduce in termini pratici con una sola mossa: ingaggiare nuovi tecnici e investire, prima di tutto, consistenti somme di denaro per rendersi attrattivi. Mettendo definitivamente da parte quell’orgoglio tipicamente giapponese che in passato ha portato la Honda a sbattere addirittura la porta in faccia a un certo Gigi Dall’Igna.