Come accade solitamente all’inizio di ogni anno, i primi giorni del 2021 sono stati quelli in cui provare a vedere oltre focalizzandosi con attenzione su quello che ci aspetta durante i prossimi dodici mesi, soprattutto per capire cosa ne sarà dei tanti eventi in programma, molti dei quali già rinviati lo scorso anno e il cui svolgimento è ancora assolutamente incerto. Su tutti, i Giochi Olimpici di Tokyo e gli Europei itineranti di calcio. Tra gli sportivi più attesi chiamati a rappresentare l’Italia alle Olimpiadi giapponesi, in scena - incrociando le dita - in estate, c’è sicuramente Rossella Fiamingo: la giovane schermitrice catanese che era già stata capace di vincere, tra le tante cose, un argento olimpico a Rio de Janeiro nel 2016, è riuscita col passare degli anni a farsi apprezzare anche lontano dalla pedana, raggiungendo una popolarità estrema. Non appartiene affatto alla categoria degli sportivi ‘noiosi’ che pensano solo agli allenamenti e alle gare: vola su Instagram (mentre scrivo i followers sono 267mila) e non è raro vederla ospite sugli schermi. Abbiamo avuto il piacere di intervistarla.
Del tuo 2020 sappiamo già quasi tutto (il lockdown trascorso in Sicilia, la laurea, la fantasia che ti ha permesso di sperimentare nuovi allenamenti in una situazione di emergenza), cosa ti aspetta nel 2021?
“Bè, sicuramente le Olimpiadi di Tokyo a luglio, anche se in programma c’è un torneo di qualificazione al quale dovrò partecipare lo stesso, che si terrà a Budapest a marzo se il nuovo calendario verrà rispettato. In attesa di sapere cosa succederà nei prossimi mesi e sarà possibile tornare a gareggiare continuerò ad allenarmi come ho fatto fino ad ora per farmi trovare pronta.”
Ma che idea ti sei fatta, le Olimpiadi si disputeranno o no? Hai ricevuto delle indiscrezioni a riguardo?
“Purtroppo no, tutto dipende da come andrà avanti la somministrazione del vaccino nei prossimi mesi, e anche se si tratta di un evento dalla dimensione mondiale io sono ottimista come sempre, anche se chiaramente non sono in grado di prevedere nulla”.
Cosa ne pensi della chiusura delle palestre negli scorsi mesi? Credi che gli atleti siano stati penalizzati? E riguardo alla questione vaccino?
“All’inizio forse ero un po’ indecisa su come interpretare questa situazione ma penso sia stato inevitabile, non credo che i problemi abbiano riguardato solo il mondo dello sport ma tutte le categorie in generale. È chiaro che per noi atleti, abituati a viaggiare di continuo, all’inizio è stato un periodo molto difficile da accettare. Ma dopo aver preso piena consapevolezza di quello che stava succedendo posso dire che il 2020 per certi versi sia stato un anno ‘guadagnato’, ero tra quelli che non si sono abbattuti davanti alle incertezze e anzi hanno trovato un motivo in più per vivere questo momento di sofferenza nel modo più positivo possibile. Sul vaccino sono assolutamente favorevole, spero di poterlo fare al più presto e credo che sia l’unica soluzione perché tutto possa risolversi il prima possibile.”
A proposito dell’intenzione di volerti vaccinare anche per dare un segnale forte, non credi che molti atleti (penso al caso della tennista giapponese Naomi Osaka ma recentemente ce ne sono tantissimi altri) ultimamente abbiano smesso i panni di semplici sportivi per lanciare messaggi importanti e toccare temi di attualità e interesse comune come la lotta al razzismo, le disparità e le discriminazioni di genere?
“Assolutamente, credo che noi sportivi siamo un punto di riferimento per molti, abbiamo un peso fondamentale nella società e quindi se possiamo dobbiamo esporci in delle cose che riteniamo importanti. Conosco la storia recente della Osaka e dico che ha fatto benissimo, io farei lo stesso per il vaccino. Su altri temi invece, come la politica, rimarrei in disparte”.
Hai degli sportivi di riferimento? Ci sono altri atleti, anche al di fuori del mondo della scherma, che hai apprezzato per il loro attivismo e le loro dichiarazioni?
“Sicuramente penso a Lewis Hamilton e alle sue battaglie, mi ha colpito molto il gesto che sembrava scontato ma che considero storico, quello del cambio del colore della sua Mercedes a sostegno della campagna Black Lives Matter. Penso anche a Roger Federer e Novak Djokovic per tutto quello che hanno fatto con le loro associazioni benefiche e le loro iniziative di solidarietà. Credo che gli atleti che danno qualcosa in più al di fuori dello sport sono i veri campioni. Sono delle cose che non fanno tanto per, ma perchè ci tengono veramente”.
E invece quali sono gli sportivi italiani che ti piacciono di più in chiave futura?
“Restando nel mondo del tennis credo ci siano tanti giovani forti e Jannik Sinner è quello che mi piace più di tutti, così come Martina Trevisan. Filippo Tortu è un fenomeno e così pure Benedetta Pilato: queste secondo me sono delle stelle di cui sentiremo parlare anche tra anni, anche se non gliela voglio tirare”.
Come ti vedi alla fine della tua carriera sportiva? Ti troviamo spesso a tuo agio in tv e allora mi chiedo: ti piacerebbe fare qualcosa al di fuori dal mondo dello sport?
“Sì e no, la scherma è il mio habitat naturale e non c’è nessun posto, né un palco né una trasmissione televisiva, in cui io mi senta bene come sulla pedana. Fare qualcosa nel mondo dello spettacolo oggi non è tra i miei obiettivi principali, ma chissà…
E allora qual è oggi il tuo obiettivo principale?
“Mi sono da poco laureata in dietistica e mi piacerebbe percorrere quella strada lì, continuando a seguire lo sport e gli atleti ma in una veste diversa, anche se non ho ancora le idee chiare a riguardo e non voglio sbilanciarmi”.
Ma passiamo ad un altro lato della tua vita, Instagram, dove hai un seguito pazzesco: che rapporto hai con i social e che soprattutto col tuo corpo? Come gestisci tutto ciò?
“Sembra che pubblichi tutto della mia vita ma non è così, ma le cose private e importanti le tengo per me e non le condivido con nessuno. Sicuramente non ho problemi a mostrare in maniera trasparente quello che succede durante le mie giornate perché ho dei follower molto interessati. Sono molto meno timida sui social che nella vita reale, come tutti credo”.
Provo a immaginare: cosa succede dopo che posti una foto che ti ritrae in costume o accanto alla tua amica Diletta Leotta?
“Ricevo tantissimi apprezzamenti da parte di uomini, ma non è quello che cerco. Prima capitava di cancellare qualche commento un po’ eccessivo ma dopo un po’ di tempo si è sviluppata da sé una selezione naturale e non ho più bisogno di tenere a bada i follower, anche perché cerco di non essere mai volgare e di variare molto i contenuti”.
Molti sicuramente non sapranno che hai studiato pianoforte e sei diplomata al conservatorio, e neanche che sei una grande fan di Fulminacci (l’artista che Rossella ha ascoltato di più nel 2020 su Spotify), che a marzo sarà in gara a Sanremo...
“Io lo adoro, stravedo per lui e i per i testi delle sue canzoni, lo trovo autoironico e simpatico. Sono felicissima che ci sarà e trovo la prossima sarà edizione stupenda perché molto nuova, finalmente sarà un Sanremo rinnovato e non vedo l’ora di vederlo”.
Gare permettendo, ti piacerebbe se ti invitassero come ospite, magari insieme a Zlatan Ibrahimovic?
“Andrei immediatamente, ho sempre seguito il Festival anche da Buenos Aires e Barcellona durante le gare!”