Ancora una volta Alexander Rossi, pilota statunitense vincitore della 500 Miglia di Indianapolis ex pilota di Formula 1, dove ha gareggiato nel 2015 con la Marussia, non le manda a dire e si sfoga via social criticando il circus. L'americano infatti ha già in passato criticato le scelte della Formula 1, troppo legata al business e ai guadagni e meno al vero senso del motorsport: uno dei motivi che, a sentir lui, lo avrebbero presto spinto a lasciare il sogno della F1 e tornare in America per inseguire una carriera diversa.
Questa volta l'attenzione di Rossi si è spostata sul collega ed ex compagno di squadra Colton Herta, costretto a rinunciare a un possibile sedile in Formula 1 per il 2023 - con AlphaTauri - a causa dei punti insufficienti per ottenere la superlicenza. Punti che Herta non possiede non per mancanza di esperienza in pista ma per l'impegno oltreoceano che sta seguendo in questa stagione.
Una piccolezza che potrebbe distruggere per sempre il sogno di Herta e che Rossi non ha proprio gradito: "Ho tenuto la mia bocca chiusa a sufficienza, quindi eccoci qui - ha scritto su Twitter - Sono stanco di questo tira e molla sui punti della SuperLicenza – ha scritto Rossi nel suo lungo messaggio pubblicato su Twitter – l’intero presupposto di questo sistema era quello di impedire alla gente di comprarsi il proprio sedile in F1 e di permettere al talento di essere il fattore di scelta. Questo è un bene. Tutti concordiamo che Colton abbia il talento e le capacità di andare in F1. Anche questo è fantastico e lui dovrebbe poter cogliere questa opportunità se gli viene offerta. Punto".
Il pilota americano ha poi continuato: "Il motorsport rimane ancora lo sport più di alto profilo, nel mondo, in cui il denaro può prevalere sul talento. Quello che mi delude e che dal mio punto di vista rappresenta il problema fondamentale è che spesso l’aspetto sportivo viene messo in secondo piano rispetto al business. Deve essere messo in piedi un metodo che impedisca ai team di scegliere i piloti solamente in base al supporto finanziario che hanno. Alla fine queste decisioni passate, che siano dipese da avidità o necessità, sono quelle che sono costate a Colton la possibilità di decidere autonomamente se cambiare il percorso della propria carriera e gareggiare in F1. Non dei punti su una licenza".