George Russell sta vivendo una prima stagione in Mercedes ricca di risultati più che soddisfacenti, al di là del fatto che Ferrari e Red Bull siano superiori e lì ci sia al momento poco da fare.
L'ex pilota della Williams però sta riuscendo a chiudere spesso e volentieri davanti a Lewis Hamilton, tanto da potersi ora permettere di alzare la voce in qualche intervista come quella concessa al podcast ufficiale della Formula 1 "Beyond the Grid".
"Quando abbiamo firmato con la Williams nel 2018 era un team che aveva in tre anni aveva conquistato podi, finendo due volte terza e una quinta nel campionato costruttori, poi ha avuto un anno molto negativo nel 2018, dove è arrivata ultima. Ora penso che tre anni a guidare da solo in fondo alla griglia siano stati troppo lunghi", ha fatto notare con qualche rimpianto legato al passato.
Inevitabile parlare del rapporto con Hamilton: "Non ho intenzione di condividere i dati con lui ora, perché sono l’unico pilota su questa griglia che ha il lusso di essere compagno di squadra del più grande pilota di tutti i tempi ci sono probabilmente i tre più grandi tennisti di tutti i tempi, con tre approcci totalmente diversi al loro gioco".
"Penso che per essere il migliore, o almeno per essere la migliore versione di te stesso, non dovresti andare in campo e copiare quello che ha fatto il migliore. Lui è il migliore perché ha tirato fuori il meglio di sé e qualsiasi cosa faccia funziona per lui. Nel mondo del tennis, chi si copia? Si copia Nadal? Federer? Djokovic? Ovviamente nel mondo dei motori per ora c’è solo Lewis, ma questa analogia mi ha fatto pensare: ‘Devi solo fare ciò che è giusto per te’, come hanno fatto questi tre grandi del tennis".