Sembrano così adulti in pista, mentre corrono al volante delle monoposto più potenti al mondo e si sfidano nella classe regina del motorsport. Ma, ogni tanto, i piloti di Formula 1 sono anche, soltanto, ragazzi. I più giovani poi, come Mick Schumacher, Lando Norris e Yuki Tsunoda, hanno appena vent’anni e tantissimo da imparare. Si fanno intimidire dai loro boss, forse per paura di risultare indisponenti o superbi, e dimostrano una tenerezza fuori dalla vettura a cui non siamo certo abituati.
Il giovane Schumacher e il caso del suo “sedile storto” ne sono un esempio lampante. Il problema del sedile nella monoposto del tedesco è diventato virale grazie a un video pubblicato sul profilo Instagram della Formula 1 dopo la gara in Francia, in cui si vedeva Sebastian Vettel, grande amico della famiglia Schumacher, andare a controllare il sedile del giovane Mick come a rassicurarlo e a sistemare qualcosa all'interno della vettura.
Interrogato sul fatto durante la conferenza stampa del giovedì in Austria, Schumacher ha spiegato ai giornalisti: "Semplicemente sono seduto in una posizione storta sin dall’inizio della stagione. Il sedile è centrale, ma non sono diritto. Ne abbiamo già parlato in precedenza e ho colto l’opportunità di dimostrarlo. Vettel ha consigliato a mia madre di rompere il sedile, così ne avrei avuto uno nuovo subito. Ma alla fine non è successo, così per ora ho ancora lo stesso posto. I piani ci sono per cambiare un sedile nel prossimo futuro".
Una dichiarazione che ha fatto sorridere molti appassionati, fino ad arrivare al boss della Haas Günther Steiner che rivelato: "L’ho scoperto in Francia quando sua madre me lo ha detto. Mi dispiace che non l’abbia detto a me. Ieri ne abbiamo parlato e abbiamo capito che non c’è urgenza. Solo perché Vettel ha guardato nella sua macchina si è fatta una grande storia, ma alla fine me lo ha detto sua madre. Fosse stato un problema grave Mick sarebbe subito venuto da me. In ogni caso abbiamo deciso che produrremo un nuovo sedile per Mick non appena lui darà l’ok”.