Scott Redding è la grande speranza dei tifosi Ducati per la Superbike. L’inglese ha il carattere giusto per fare il pilota, ha un buon talento ed è molto determinato. Nel 2020 ha perso la sfida con Rea ma il prossimo anno, il secondo per l’inglese nella WSBK, tenterà assieme a Michael Ruben Rinaldi di strappare lo scettro di campione del mondo al Cannibale. Nel frattempo Scott, appassionato di ciclismo e boxe, sta continuando ad allenarsi per arrivare pronto alla prossima stagione, in cui ce lo aspettiamo ancora più competitivo.
Quello che non ci si poteva aspettare però, è che la cicatrice al femore rimediata a seguito di un intervento chirurgico espellesse un sassolino, peraltro di dimensioni piuttosto generose. Redding ha infatti spiegato di aver sentito un leggero prurito alla gamba e che, grattandosi, una pietra è lentamente emersa dalla coscia. Considerando che l’infortunio è avvenuto nei primi mesi del 2019, il detrito dev’essere rimasto per quasi due anni all’interno della gamba di Scott. Tra i commenti c’è chi suggerisce al pilota di venderlo su Ebay, chi consiglia di chiamarlo “Sharon” (come Sharon Stone…) e chi, come il Team Aruba Ducati, chiede se sia oro. Da notare come Scott abbia rimosso la pietra con le dita sporche e l’aiuto di una pinzetta per i peli. Niente medici né pronto soccorso, solo qualche minuto di stupore. Ecco perché in Ducati lo amano da impazzire.
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