Guida come un vecchio pilota. E’ l’estrema sintesi di quella che, secondo Wilco Zeelemberg, sarebbe la colpa di Franco Morbidelli. Come se l’italobrasiliano fosse rimasto ancorato a uno stile che ormai non è più proponibile in MotoGP e che, soprattutto, non si adatta alle caratteristiche della Yamaha M1, che invece è “tagliata” su Fabio Quartararo. Eppure, appena due anni fa, Morbidelli e la M1 hanno sfiorato il mondiale e Zeelenberg dovrebbe ricordarlo benissimo, visto che il Team era proprio quello da lui diretto. Come se in due anni, insomma, fosse cambiato tutto e in maniera radicale, tanto da rendere superato lo stile di guida di Morbidelli.
Uno stile che, per quanto possibile, è molto simile a quello di Valentino Rossi, che punta molto sulla frenata e la successiva piega (uscendo meno dalla moto) e che tende a lasciar andare il posteriore. Un modo di guidare che ha pagato sempre tanto, ma che ora sembra non produrre più alcun beneficio con la M1, come anche Andrea Dovizioso ha dovuto riconoscere. Zeelemberg, quindi, non ne fa una questione di motociclette e di feeling, ma di vero e proprio adattamento a una MotoGP che sta cambiando e che sembra premiare maggiormente i piloti “più puliti e precisi”. La differenza rispetto al 2020 sarebbe, sempre secondo Zeelemberg, nella nuova carcassa delle gomme proposte da Michelin.
“Nel 2020 Michelin ha cambiato la carcassa del pneumatico posteriore – ha affermato in una intervista a Motrsport - Il grip in piega è diverso rispetto al vecchio pneumatico. Non puoi più piegare così tanto, perché questo genera molta temperatura nelle gomme. Franco Morbidelli e Andrea Dovizioso si inclinano molto, perché non escono dalla moto tanto quanto gli altri piloti. Penso che sia per questo che hanno così tanti problemi. Fabio Quartararo ha più velocità in curva quando non riesce a surriscaldare le gomme, guida con meno angolo di inclinazione. Così evita i problemi che hanno il resto dei piloti Yamaha. Fabio frena in rettilineo, rilascia il freno e poi gira e riesce ad essere uno o due km/h più veloce ogni volta. Franco Morbidelli invece è salito sul podio a Jerez l'anno scorso e tutto è andato relativamente bene fino a quel momento. Poi si è infortunato al ginocchio e da allora non è più tornato a guidare al suo livello. In questo momento è in forma, ma sta ancora lottando, e questo è un mistero per me. Penso che il suo stile di guida non sia adatto alla moto e che dovrebbe provare a cambiare per guidare in modo più moderno”.