Prendi un successo televisivo inaspettato, una piattaforma di streaming a pagamento e una storia di passione, dramma, velocità e competizione. Mischia tutto e ottieni Drive to Survive, la serie Netflix che da alcuni anni racconta le stagioni di Formula 1 trasformando in puntate tematiche l'adrenalina del motorsport.
Drive to Survive è riuscita nel difficile compito di prendere la Formula 1, con i suoi tempi e ritmi, e trasformarla in qualcosa di estremamente pop: non ci sono giri veloci, nella serie Netflix, strategie ai box, degrado delle gomme, problemi alle power unit o penalità da interpretare. Ci sono i personaggi, i protagonisti di uno sport adrenalinico, e ci sono le storie romanzate di chi su quelle monoposto corre per vincere o, come dice il titolo della serie, per sopravvivere.
Un successo che ha avvicinato molti giovani al mondo della Formula 1, e che ha inaspettatamente risollevato gli ascolti dello sport, soprattutto in paesi come gli Stati Uniti che dal 2017 ad oggi ha visto una crescita esponenziale di nuovi tifosi. Un successo che, però, è già vecchio. I piloti sono stanchi della presenza di Netflix nel paddock, dei loro racconti estremi, farlocchi, costruiti. Sono stanchi di non riconoscersi nelle storie che dovrebbero appartenergli e il primo ad abbandonare il progetto è stato Max Verstappen: l'olandese infatti non sarà uno dei protagonisti della nuova stagione di Drive To Survive e con lui mancherà quindi anche uno dei protagonisti assoluti di questo mondiale, il volto - insieme a Lewis Hamilton - che ha dato vita a una delle sfide più belle e appassionati nella Formula 1 moderna.
Non ci sarà perché questo progetto non lo rappresenta, e dopo avergli dato un'occasione ha scelto di non farlo più. Se i piloti iniziano quindi ad allontanarsi dalle macchine da presa, la serie è destinata a giungere alla sua naturale conclusione. Ora però, tra polemiche e discussioni, anche la MotoGP si prepara ad avere la "sua" Drive To Survive: “Un modo nuovo di vivere la MotoGP” dicono dalla Dorna, con il motomondiale pronto a diventare un progetto televisivo in onda su Amazon Prime a partire dal 2022.
La fortuna della Formula 1 è per la MotoGP un esempio da seguire, ma non deve rischiare di diventare un modello da copiare, perché come l'entusiasmo - e la qualità - di Drive to Survive stanno ogni anno calando, così potrebbe succedere (molto più velocemente) anche al panorama della MotoGP.
Un progetto più vero e autentico sarebbe sicuramente il giusto slancio per rendere la nuova serie un vero gioiello per i tifosi (o per gli aspiranti tali) ma lo spettro di Drive to Survive, la sua deriva pop, sono decisamente più accattivanti.