Una nuova opportunità è alle porte per Robert Shwartzman, il pilota russo che attualmente corre con licenza israeliana nel Wec, il quale sarà al volante della Sauber di Valtteri Bottas durante le prime libere del gran premio d’Olanda, che sancisce ufficialmente il ritorno alle competizioni dopo la pausa estiva.
Annunciata come frutto del legame che lega Sauber a Ferrari, attuale fornitore della Power Unit per il team svizzero, la partecipazione di Shwartzman sarà certamente da tenere d’occhio, specie se si considera come la stessa scuderia con sede a Hinwil non abbia ancora sciolto le riserve sul secondo pilota per la stagione del 2025, l’ultima prima del passaggio di consegne con Audi. A tal proposito, va ricordato come la stessa Sauber, titolare peraltro di un’academy che vede come propria punta di diamante Zane Maloney, attualmente quarto in Formula 2, pare stia trattando, tra i vari nomi menzionati dagli addetti ai lavori, anche Gabriel Bortoleto; brasiliano, classe 2004 e pilota junior McLaren, ha recentemente dichiarato che si ritiene pronto al salto in Formula Uno e che, sebbene faccia parte del programma junior del team inglese, sarà egli stesso, insieme a Fernando Alonso-suo manager- e di comune accordo con McLaren, a decidere il prossimo passo della propria carriera.
Robert Shwartzman, dalla F1 al WEC
Attualmente impegnato nel Wec al volante della Ferrari 499P del team AF Corse, il pilota russo ha vissuto un’importante ascesa nel mondo dell’automobilismo, sino a diventare pilota ufficiale Ferrari, prima in veste di pilota dell’academy e poi come titolare nella massima seria endurance. Dopo una serie di anni trascorsi nel kart e conditi da molteplici risultati di rilievo, nel 2015 centra il terzo posto nel campionato italiano di Formula 4, un risultato poi bissato nei due anni successivi, prima nell’Eurocup Formula Renault 2.0 -che gli vale l’entrata nella Ferrari Driver Academy - e poi in Formula 3 europea con il team Prema Racing, risultato grazie al quale c’entra anche il titolo dedicato a rookies; sempre nel 2018 vince la Toyota Racing Series, uno dei campionati invernali più in voga in quegli anni.
Il 2019 però è l’anno della consacrazione: grazie a tre vittorie e ulteriori sei podi si laurea campione, con un weekend di anticipo, della neonata Formula 3, sempre in coppia con il team Prema, peraltro conquistando il titolo a Sochi, suo round di casa. Grazie al titolo conquistato esordisce l’anno successivo in Formula 2 e, sempre al volante di una vettura del team Prema, non smette di stupire: nonostante un inizio che pareva essere in salita, l’adattamento alla nuova categoria è velocissimo, tanto da permettergli di conquistare il secondo posto in classifica dietro al compagno di team Oscar Piastri. Sembra ormai destinato alla Formula Uno, ma complice una stagione più complicata vissuta nel 2021 sempre in Formula 2 e un mercato che vede altri giovani salire di categoria tra cui Mick Schumacher, Nikita Mazepin e Zhou Guanyu, a partire dal 2022 ricopre il ruolo di test driver per la Ferrari, che nel frattempo lo impiega anche in vari campionati GT tra cui GT World Challenge e Wec, oltre a varie uscite con le monoposto della scuderia di Maranello. Dunque, chissà se nonostante sia stata annunciata come una semplice free practice figlia del legame tra Sauber e Ferrari, l’opportunità concessa al pilota ora 24enne non possa trasformarsi in qualcosa di più grande, annoverandolo così come uno dei nomi sulla lista dei desideri della scuderia che a partire dal 2026 diventerà il team ufficiale Audi.