Meglio un giorno da KTM o due da Yamaha? Viene da chiederselo guardando i risultati della tre giorni di test della MotoGP a Sepang. Perché KTM ha dominato il primo giorno con Pol Espargarò e Yamaha, invece, ha dominato nelle altre due giornate con Alex Rins prima e Fabio Quartararo poi (è del francese il miglior tempo in assoluto, unico a scendere sotto l’1,58). I freddi numeri, però, non hanno mai detto abbastanza e meno che mai quando si è trattato di test. Perché crono e classifiche sono da interpretare e perché è abbastanza evidente che pure in questa prima vera uscita della MotoGP 2025 le italiane, Ducati e Aprilia, hanno messo le cose in chiaro con due “ragazzini”.
Che significa? Significa che Fermin Aldeguer e Ai Ogura, entrambi esordienti, hanno lottato sempre con quelli davanti. E ok che “sul podio virtuale” ci sono altri, ma ci sono delle considerazioni da fare, pur senza sminuire quanto mostrato da KTM con i suoi collaudatori, o da questa Honda votata all’aerodinamica e firmata da Romano Albesiano, o da Yamaha con (soprattutto) un Fabio Quartararo che è apparso determinatissimo a guidare la svolta tecnica della casa giapponese. Tutto farebbe pensare, infatti, che, visti i numeri della tre giorni, per Ducati e Aprilia possa essere cambiato il vento. Però significherebbe non rendersi conto fino in fondo che Aldeguer e Ogura erano alla loro seconda uscita di sempre in sella a una MotoGP e che nonostante per loro fosse tutto dannatamente nuovo, hanno tenuto il passo dei primi. Aldeguer, tra l’altro, con una moto vecchia di un anno, visto che chiaramente non ha avuto a diposizione la Desmosedici GP25. Somkiat Chantra, esordiente come loro, ma con una Honda che tecnicamente deve crescere e anche tanto, ha chiuso sempre in coda e con distacchi siderali. E’ chiaro, quindi, che al di là di tutto e dei progressi mostrati dagli altri saranno ancora Ducati e Aprilia le moto da battere quando a guidarle ci saranno Pecco Bagnaia e Marc Marquez da una parte o il campione del mondo Jorge Martin con Marco Bezzecchi dall’altra. Con lo shakedown concluso, ora l'attenzione si sposta sui test ufficiali pre-stagionali, dove la griglia completa sarà in pista dal 5 al 7 febbraio. Sarà un'occasione per valutare in modo più definitivo le prestazioni di ciascun team e pilota, gettando le basi per un 2025 che promette di essere sicuramente più equilibrato anche se, per ora, privo di ipotizzabili colpi di scena. Nessuna rivoluzione in vista e nessun rimescolamento di carte, per dirla con la solita frase fatta e è solo dopo la doverosa premessa che si può scendere nel dettaglio, e nei freddi numeri, della tre giorni sul circuito della Malesia.
Giorno 3: sfide nuove e solite certezze (anche su Fabio Quartararo)
L'ultimo giorno di shakedown è stato un vero e proprio banco di prova per i team, con Fabio Quartararo che ha dominato la sessione, scendendo sotto il muro dell'1:57 con un impressionante 1:57.794. Questo risultato ha confermato il dominio Yamaha, mentre Jack Miller ha continuato a mostrare la sua adattabilità alla nuova moto, chiudendo secondo con 1:58.103. Aleix Espargaró su Honda ha mantenuto una solida terza posizione, seguito da Ai Ogura, il migliore tra i rookie, che ha dimostrato una volta di più il suo talento da una parte, ma pure quanto può andare forte l’Aprilia del nuovo corso di Fabiano Sterlacchini.
La top 5 è stata completata da Pol Espargaró su KTM, mentre Fermín Aldeguer ha continuato la sua crescita con un sesto posto sulla Ducati Desmosedici del 2024. Miguel Oliveira su Yamaha e Dani Pedrosa su KTM hanno seguito, mostrando costanza e capacità di adattamento. Michele Pirro, concentrato sui test tecnici per Ducati, ha chiuso la top 10, mentre alcune noie hanno rallentato Lorenzo Savadori su Aprilia.
Giorno 2: Pioggia, novità e Alex Rins davanti a tutti
Il secondo giorno è stato caratterizzato da condizioni meteo variabili, che hanno visto la pioggia ritardare l'inizio delle attività. Una volta asciugata la pista, Álex Rins ha messo in mostra il potenziale della Yamaha, segnando un tempo di 1:58.745 e posizionandosi in cima alla classifica. Pol Espargaró ha confermato la sua competitività con la KTM, chiudendo a soli tre millesimi da Rins. Fabio Quartararo, sempre su Yamaha, ha seguito al terzo posto, mantenendo il marchio giapponese nelle posizioni di vertice.I rookie Ai Ogura e Fermín Aldeguer hanno continuato a stupire dopo il Day 1, con Ogura che ha chiuso quarto, appena davanti ad Aldeguer su Ducati.
Jack Miller, in sella alla Yamaha del team Pramac, ha dimostrato un buon adattamento, mentre Dani Pedrosa con KTM e Aleix Espargaró con Honda hanno completato la giornata con indicazioni che ognuno di loro ha definito “importanti” rispetto alle novità portate in pita. Miguel Oliveira e Takaaki Nakagami hanno chiuso la top 10, con tempi che mostrano una griglia di partenza altamente competitiva e un discreto equilibrio.
Giorno 1: Esordi, ambizioni e “toh che sorpresa”
Pol Espargaró è stato il protagonista della prima giornata, segnando il miglior tempo con 1:59.691 su KTM, dimostrando che la casa austriaca è pronta a giocare un ruolo da protagonista. Dietro di lui, il giapponese Ai Ogura ha impressionato alla guida dell’Aprilia, fermando il cronometro a 171 millesimi dal leader. Il rookie ha dimostrato subito di avere il potenziale per infastidire i veterani, con un tempo che lo ha visto chiudere davanti a Takaaki Nakagami, collaudatore per Honda, e Dani Pedrosa sull’altra KTM.
Tra le sorprese della giornata, il ritorno di Andrea Dovizioso sulla Yamaha(a lui è affidatolo sviluppo del rivoluzionario V4 di Iwata) ha destato interesse, mentre Michele Pirro e Lorenzo Savadori, rispettivamente su Ducati e Aprilia, hanno chiuso la classifica concentrandosi più sugli aspetti tecnici delle loro moto che sui tempi da attaccare.