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Siamo sicuri che la sanzione a Red Bull sia davvero “una carezza”?

  • di Andrea Gussoni Andrea Gussoni

29 ottobre 2022

Siamo sicuri che la sanzione a Red Bull sia davvero “una carezza”?
La sentenza sul caso budget cap è stata ritenuta da molti troppo morbida ma bisogna analizzare bene quanto vale quel 10% in meno di tempo

di Andrea Gussoni Andrea Gussoni

Sta facendo discutere la sanzione inflitta alla Red Bull che per aver sforato il budget cap dovrà sborsare una multa di sette milioni di euro ma soprattutto avrà una riduzione del 10% delle risorse utilizzabili per le analisi aerodinamiche nel 2023, sia a livello di studi in galleria del vento che di simulazioni computerizzate al CFD.

Può sembrare poco, soprattutto a chi sperava ancora che venissero addirittura tolti i titoli mondiali conquistati da Max Verstappen, ma stiamo parlando di 252 ore di occupazione e 50 ore di test effettivi, rispettivamente 28 e 6 ore in meno rispetto ai valori originali, sempre riferiti a periodi di otto settimane.

Il pilota olandese in sostanza avrà il 19% di risorse in meno rispetto a Charles Leclerc. Il Cavallino avrà 288 e 60 ore in più rispetto ai rivali rispettivamente di occupazione e test effettivi in galleria nel bilancio della stagione completa. Il divario dei campioni del mondo da Mercedes cresce invece al 27%, con la casa della Stella che avrà 320 ore di occupazione della galleria del vento ogni otto settimane, oltre 400 ore in più rispetto a Red Bull nel bilancio dell’intero anno solare.

Red Bull
Red Bull

Dopo la sentenza, anche il team principal Christian Horner aveva già detto la sua in una conferenza stampa tenutasi a Città del Messico.

"Di quei soldi non abbiamo speso nemmeno un centesimo per migliorare le nostre prestazioni. Riguardavano i costi del catering, e noi pensavamo che fossero esclusi dal conteggio. La FIA, però, la pensava in maniera diversa - ha spiegato Horner -. Il documento che come Red Bull abbiamo presentato mostrava che le nostre spese erano inferiori di 3,7 milioni rispetto ai limiti, e questa penalità è colossale sia dal punto di vista economico che da quello sportivo".

"La cosa mi lascia stupefatto, ma buon per gli altri team. Noi abbiamo imparato una lezione, ma ribadiamo che non abbiamo tratto nessun guadagno in pista. Ora dovremo fare i conti con questa tegola sullo sviluppo, ci potrebbe costare qualcosa come mezzo secondo in prestazioni. Ma non basterà agli altri per raggiungerci", aveva concluso.

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