Jacques Villeneuve non fa più parte del team di Sky Sport F1. Lo ha annunciato lui stesso, in un’intervista esclusiva a Radio LiveGP, dove ha confermato le voci nate in seguito alla sua strana assenza nel corso dei test pre-stagionali del Bahrain.
Il campione del mondo di Formula 1 non ha spiegato nel dettaglio i motivi del mancato rinnovo, che potrebbero essere dovuti anche a scelte personali di Villeneuve, ancora oggi pilota in attività che sogna - senza nasconderlo - di poter competere a Le Mans con la Ferrari: “Chissà, magari potrebbe essere per me l’occasione giusta per riprovarci e tentare l’assalto alla Triple Crown. Sarebbe molto bello, visto che a Le Mans per ora vanto solo un secondo posto”.
Molto più probabile però l'ipotesi di un mancato rinnovo del contratto da parte di Sky e non è troppo difficile immaginare il perché.
In un mondo (anche sportivo) dominato dal politicamente corretto, Jacques Villeneuve era la voce della verità della squadra di commento. Duro, indelicato, qualche volta - diciamolo senza troppi problemi - anche maleducato, come nel caso del commento sprezzante nei confronti della collega Mara Sangiorgio, criticata in diretta da Villeneuve per aver posto a Mick Schumacher "una domanda orrenda".
L'evento, ultimo in ordine temporale di una lunga serie di critiche mosse dal commentatore, potrebbe aver causato la rottura definitiva con Sky, portando l'editore a scegliere di non rinnovare il contratto all'ex pilota.
Con la decisione su Villeneuve, Sky si ripara così da future polemiche, riproveri e battaglie social nel corso della stagione già alle porte. Ma la domanda da porsi sarebbe, piuttosto, che cosa perde con la sua assenza?
Jacques in questi anni si è sempre dimostrato l'unico commentatore a non aver paura di mettere in luce la propria opinione, seppur spesso contro corrente. Quando Daniel Ricciardo, in seguito all'incidente in Bahrain di Grosjean, criticò la scelta di Liberty Media di tramettere le immagini dell'incidente, Villeneuve fu il solo a difendere la scelta televisiva, andandosi a schierare contro uno dei piloti più amati del paddock.
Nel periodo in cui Sebastian Vettel - molto deludente nelle prestazioni in pista dell'ultimo anno in Ferrari - venne criticato da tutti, sotto l'attacco incrociato di media e tifosi, Villeneuve si mise dalla sua parte, dicendo che a distruggerlo psicologicamente furono proprio i giornalisti, troppo impegnati ad esaltare un giovanissimo Leclerc, sicuramente talentuoso, ma con ancora tutto da dimostrare.
Un commento che secondo molti era proprio indirizzato ai colleghi di Sky, primo su tutti Carlo Vanzini, che dalle primissime prestazioni in Alfa Romeo gli regalò l'appellativo di "Predestinato" mettendo su entrambi i piloti un carico di aspettative ingiustificate.
Il vero grande assente di questa stagione sarà proprio lui, l'unico commentatore sopra le righe, sopra le regole, sopra tutto e tutti, compreso il politicamente corretto. Una grande perdita per Sky, che dovrà trovare un'alternative valida, rischiando altrimenti di arenarsi tra le banalità di un commento senz'anima.