“Non lo so. No. Non so davvero niente” – L’ha ripetuto due o tre volte Stefan Bradl. Ed è stata la sua risposta a chi ha continuato a chiedergli se e quando sarebbe tornato Marc Marquez. Il collaudatore tedesco della Honda, infatti, sembrava destinato ad essere il sella alla RC213V dell’otto volte campione del mondo anche per i primi gran premi della stagione. Ma adesso questa certezza è venuta meno. Per tre indizi che, forse, fanno una prova.
Il primo è che ieri è stato pubblicato un video in cui Marc Marquez spiega che presto potrà tornare in sella; il secondo è che in Spagna si mormora di una visita decisiva prevista per la giornata di venerdì in cui i medici diranno al fenomeno di Cervera se potrà o meno forzare i tempi; e infine perché, proprio oggi, è stata pubblicata la lista dei piloti che prenderanno parte al GP del Qatar, il prossimo 28 marzo. Si tratta, sia inteso, di una lista provvisoria, con Honda che potrà tornare sulla sua decisione fino a poche ore prima dell’inizio del fine settimana di gara. Ma significa molto, perché indica, di fatto, che una minima possibilità di vedere Marc Marquez in pista già al primo GP di stagione c’è ancora.
“Ripeto – ha aggiunto Stefan Bradl – Io non so niente. Per ora mi occuperò dei prossimi tre giorni di test a Doha e poi aspetto notizie da Marc e HRC”. Nessuna certezza, dunque, per il collaudatore tedesco della Honda. Che, però, in questi giorni ha fatto vedere buone cose, facendo sempre registrare tempi “da pilota in attività” e non certo da semplice tester. “E’ il mio lavoro – ha spiegato – se toccherà a me sarò pronto, se tornerà Marc, invece, sarò contento per lui. Quello che conta davvero è che la Honda sia migliorata”.
I tempi fatti registrare nei primi tre giorni sul circuito di Losail sembrano confermarlo e anche i feedback avuti nei test privati svolti a Jerez avevano fornito questo tipo di indicazione. Con Bradl che, pur usando il filtro della diplomazia e della sportività, ci tiene a ribadire di essere in forma: “Se guardo quanto è equilibrata la MotoGP ora – ha concluso – posso già dire che sono ad alto livello. Sono felice di aver potuto mantenere la mia forma fisica durante l'inverno e di aver potuto continuare da dove avevo interrotto a Portimao a novembre. Mi sono preparato molto coscienziosamente per questa stagione. Ma al momento non c'è nulla da guadagnare oltre i test. È bello essere davanti. Ma il mio lavoro è in realtà come collaudatore Honda, sono qui per provare componenti e aggiornamenti”.