“Già a Portimao, sul finale della scorsa stagione, Pol era venuto a parlarmi per chiedere informazioni sulla Honda. E’ un bel segnale di entusiasmo e voglia di far bene” – Sono parole di Stefan Bradl, collaudatore in MotoGP per Honda e nel 2020 anche pilota ufficiale, dopo che il team Repsol ha perso Marc Marquez sin dal primo gran premio a Jerez. In una recente intervista, il tedesco ha scherzato sul fatto che nella sua vita da qualche mese c’è un molestatore piuttosto insistente. Affermazioni pronunciate con il sorriso e con evidente ironia, sia inteso, ma che la dicono lunga sull’approccio di Pol Espargarò nella sua nuova avventura con Honda.
“Sapeva già dal maggio del 2020 che sarebbe stato dei nostri, è chiaro che si interessi – ha proseguito Bradl – per lui è una grandissima opportunità”. E lo spagnolo ne è perfettamente consapevole, visto che non molto tempo fa ha candidamente ammesso che la RC213V potrà essere il mezzo con cui consacrare la sua carriera, ma anche quello con cui stroncarla definitivamente. Perché il Team Repsol è il più vincente degli ultimi decenni e perché non vincere, lì, equivale a fallire. Non solo curiosità e entusiasmo, quindi, ma anche necessità di prepararsi a ciò che troverà, con Pol Espargarò che ha trovato un “futuro compagno di squadra” disponibile sin da subito.
“Pol mi ha già chiesto della moto nel finale del Campionato del Mondo a Portimão” – ha affermato Bradl, raccontando che poi, da quando ha avuto modo di testare la RC213V del 2021 a Jerez, Espargarò lo ha tempestato di messaggi e domando. “Quando ho provato Jerez – ha proseguito il tedesco -mi ha anche scritto svariati messaggi. Voleva sapere come stava andando tutto. È interessato, il contatto è buono e anche il feeling tra noi due. In effetti, è sempre stato così anche in passato tra noi. Il suo stato d’animo, poi, è più che comprensibile, perché KTM stava crescendo molto, ma un pilota spagnolo non direbbe mai di no ad una proposta di Repsol Honda. Sarà stato molto combattuto e, ora, vorrà dare il massimo per dimostrare anche a se stesso di aver fatto la scelta giusta”.
A determinare se la scelta sarà stata giusta o meno saranno i risultati. Ma in che misura? Che Espargarò possa vincere il mondiale già al suo primo anno in Honda appare francamente poco credibile e sembra pensarla così anche lo stesso Stefan Bradl, con cui condividerà il box almeno nella primissima parte della stagione e fino al ritorno di Marc Marquez. “Non sappiamo esattamente quanto sarà forte Pol – ha concluso il tedesco -. Penso che potrà affrontare la Honda. Il suo stile di guida non si adatta male a questa moto. Quello che Pol ha fatto con la KTM è stato un grande risultato negli ultimi anni. Immagino che Pol sarà al comando fin dall'inizio, ma tra i primi dieci. Poi sono sicuro che migliorerà. Logicamente, nel team Repsol Honda, la top ten non è sufficiente a lungo termine. È chiaro”.