Già il paddock sembrava un reparto malattie infettive - con mascherine, visiere, distanziamento, disinfettante ovunque e protocolli rigidissimi per contenere il rischio contagio da Covid19 - adesso sembra aggiungersi anche il reparto ortopedia. Alex Rins, Cal Crutchlow, Marc Marquez e, ora, pure Francesco Bagnaia. Dopo due gare e un quarto il bollettino è tremendo e, a quanto pare, il Mondiale 2020 prosegue così come era nato: sotto una cattiva stella. Non è più questione di chiedersi se chi vincerà potrà considerarsi campione al 100%, ma se andando avanti di questo passo non si finirà per avere un campionato in cui a vincere sarà prima di tutto la sfiga. La lista di quelli che sono dovuti finire sotto i ferri si è allungata oggi con il nome di Francesco Bagnaia, uno che stava facendo bene - aveva mostrato grandi cose nell’ultima gara di Jerez prima di vedere i suoi sogni svanire in una fumata del motore - e che era diventato punto di riferimento per Ducati nonostante la moto satellite.
Ieri in conferenza stampa, infatti, sia Andrea Dovizioso sia Danilo Petrucci avevano detto di aver trovato buoni spunti dai dati di Bagnaia, capace di guidare senza usurare troppo la gomma posteriore attraverso un diverso utilizzo del freno posteriore. Insomma, Pecco Bagnaia stava vivendo la favola del gregario che guida i comandanti ed era pure finito al centro di sempre più insistenti voci circa un suo passaggio sulla Ducati ufficiale. Un danno per il presente, quindi, che rischia di trasformarsi anche in una beffa per il futuro. Salterà certamente, almeno a sentire le dichiarazioni di Francesco Guidotti del team Pramac, la gara di domenica a Brno e verosimilmente non riuscirà ad esserci nemmeno per il primo round in Austria, perché dovrà sottoporsi ad un intervento chirurgico per l’applicazione di un mezzo di sintesi. Premesso che ci auguriamo davvero che Bagnaia riesca a salire prima possibile in sella e nelle migliori condizioni possibili, riprendendo sin da subito con il trend positivo di cui era protagonista, non possiamo realisticamente escludere che questo episodio riapra i giochi di mercato.
L’ultimatum lanciato da Ducati ad Andrea Dovizioso, infatti, lasciava intendere che quella di portare Bagnaia sulla rossa ufficiale era ben più di una ipotesi, visto che la casa di Borgo Panigale era disposta ad aspettare tre gare per confermare o meno il pilota forlivese. Lo stesso Bagnaia, inoltre, era in scadenza di contratto e nonostante le parti avessero più volte ribadito che si trattava solo di formalità e che c’era la piena volontà di tutti ad andare avanti in Pramac la firma era stata messa in stand-by. Probabilmente proprio per capire l’evolversi della trattativa tra il team principale e Dovi. Adesso cosa succederà? Si riapriranno anzitempo le trattative con Dovizioso oppure si aspetterà comunque Bagnaia per capire quali risultati riuscirà a mettere nel sacco dopo questa parentesi di sfortuna? L’unica cosa certa, al momento, è che per sostituire il pilota di origini torinesi, ma ormai stabilizzato a Tavullia, sarà chiamato (come sempre in casa Ducati) Michele Pirro. Poi bisognerà capire se e quanto Francesco Bagnaia dovrà stare fermo, anche alla luce di quanto accaduto a Marc Marquez, che comunque rischia di rappresentare un precedente condizionante per l’intero ambiente.