L'ultima vittoria di Michael a Monza risale al 2006, quattordici anni fa. Prima di quella vinse altre quattro volte. Erano tempi felici per chi amava la Ferrari e tempi facili per chi a Monza ci andava tutto vestito di rosso.
La prima vittoria di Mick in Formula 2 nel 2020 è arrivata proprio lì, a Monza, in uno di quei luoghi che nell'immaginario di tutti resteranno per sempre un po' di papà Michael. E mentre si parla di un suo possibile approdo in Alfa Romeo nel 2021 - una scelta che con il carico di responsabilità che porta il suo cognome sarebbe forse un po' azzardata - Mick si conquista la sua prima Monza.
Lo fa nella feature race del sabato, dopo un risultato disastroso per le Rosse nelle qualifiche di Formula 1, e lo fa così come lo avrebbe fatto Schumacher: quando serve.
In una Monza vuota, in cui l'assenza dei tifosi non potrebbe rispecchiare meglio l'umore di chi tifa Ferrari in questo periodo storico, tocca a lui riportare un po' di luce tra gli italiani più affezionati a Maranello.
Tocca a uno Schumacher, ancora una volta, riportare il sole.
Su Monza, sulla famiglia Ferrari - di cui Mick fa parte grazie alla FDA - su tutti noi.
Il Mick Schumacher che spesso ci fa pensare "ma reggerà la pressione di essere figlio di una leggenda?" che vince in Formula 2 quando la Ferrari ne ha più bisogno, dove qualsiasi gesto, anche il più piccolo, può significare tutto.
E anche se il giovane Schumi corre con Prema, la scuderia di F2 più competitiva, e la sua strada da compiere per arrivare in F1 è ancora lunga, in una difficilissima stagione di Formula 1 il suo contributo è oggi fondamentale.
Di questa Monza ricorderemo l'immagine di Sebastian Vettel - che oggi correrà il suo ultimo Gran Premio d'Italia come pilota della Rossa partendo dalla 17esima posizione - che guarda la Mercedes di Lewis Hamilton andare a prendersi la pole position in territorio italiano come uno spettatore inerme, lui che è stato addirittura eliminato nelle Q1.
Ma ricorderemo anche questo. Uno squarcio di sole, un po' della spensieratezza di un ragazzo che ancora non è chiamato a vincere tutto, un nome e un viso che per un attimo ci fanno stare tutti bene.
Uno Schumacher che vince a Monza nel giorno più difficile. Ecco il regalo di Mick per papà Michael, per se stesso, tutti noi.