Super ospite della quinta puntata di MOWGP F1, Tomaso Trussardi - imprenditore italiano e grande appassionato e intenditore di motori - ha partecipato all'ormai tradizionale diretta Instagram di MOW con le tre protagoniste del format: la pilota Vicky Piria, la content creator Carolina Tedeschi e la nostra giornalista Giulia Toninelli.
Partendo dalle origini della passione per le quattro ruote, Trussardi ha raccontato: "Probabilmente i motori mi piacciono da prima che nascessi. A quattro anni mi hanno regalato un grizzly della Malaguti, a sei anni mi hanno dato la versione quattro marce, mentre poi a otto anni andavo in azienda la domenica e guidavo lì in giro le prime auto mentre mio padre lavorava".
Un amore che, racconta Trussardi, sta trasmettendo anche alle figlie Sole e Celeste: "Per loro ho comprato due razor crazy cart, quelli elettici con tre ruote e una leva che alza la parte posteriore, e in casa vanno in giro con quelli. Driftano in salotto, si divertono, e questa cosa le ha impratichite con la gestione del "mezzo", con lo sterzo e così via".
La più appassionata, per il momento, sembra essere la più grande: "Sole è forte - racconta Trussardi - Una volta sono andato a vedere il WEC a Monza e davanti all'autodromo c’è un parcheggio che adibiscono a kart per i bambini. Ci ho portato Sole e girava più forte di tutti i maschietti".
Un futuro nel motorsport al femminile quindi? C'è solo un problema, spiega Tomaso: "C’è uno scoglio molto importante che si chiama Michelle (Hunziker, ndr). Lei assolutamente non vuole che io le introduca a questo mondo perché ha sempre vissuto un po’ "l’ansia" di questa cosa. Però io sono ariete e bergamasco quindi forse vincerò io!". E aggiunge ridendo: "Anche perché se si litiga in casa è una cosa, ma se si litiga in due case separate è più sostenibile... Quindi sono avvantaggiato in questo periodo".
La passione per le quattro ruote, che racconta in modo approfondito nel corso della diretta, ha in parte sostituito quella per le due, che Tomaso ha quasi completamente abbandonato: "Mi piaceva andare con le motard ma mi spaccavo in continuazione: polsi, costole… qualsiasi cosa. Quando mi sono nate le figlie ho venduto tutto e ho provato a comprare un’Harley ma anche con quella ho avuto poco terreno fertile".
In famiglia infatti la passione per le moto non era ricambiata: "C’è un aneddoto: quando mi sono comprato questa Harley Ultra Glide CVO, pazzesca, ho portato Michelle da Milano a Bergamo ma le è venuto un attacco di panico in autostrada. Mi sono dovuto fermare e ho chiamato un autista per tornare con la macchina. Quindi lì ho detto basta... e ho venduto anche quella. Adesso ho uno scooter elettrico per muovermi in città e andare a bere il caffè".
Resta però l'amore per il motorsport, per questa Formula 1 che sta rinascendo - grazie al grande lavoro del CEO Stefano Domenicali che Trussardi ha "l'onore di chiamare amico" - e per il mondo delle quattro ruote in tutte le sue sfaccettature. Un mondo che lo stesso Trussardi ha deciso di imprenditorializzare, insieme a quello per il food, nel progetto Fast Cars Slow Food che, assicura Tomaso, riserverà grandi sorprese in futuro.