È stato un altro weekend difficile quello di Valentino Rossi sul tracciato francese di Magny-Cours, valido per la terza tappa del GTWCE dopo il debutto a Imola con la prima gara endurance e le due gare sprint di Brands Hatch. Anche in terra francese, come in Inghilterra, il weekend è stato diviso in due gare sprint, che Valentino ha chiuso rispettivamente al 15° e all’11° posto. Ad un soffio dalla top 10 quindi, ma con qualche frustrazione inattesa e un risultato finale che non può lasciare del tutto soddisfatti: “Il problema più grande è stato il sole - ha raccontato Valentino in un’intervista raccolta da motorsport.com - perché al tramonto ce l'hai in faccia, ma fa anche riflesso sull’asfalto. Nelle Libere ho faticato a capire dove mi trovavo, se su un cordolo o nella giusta traiettoria, proprio perché la percezione era difficile. Comunque abbiamo provato a risolvere la cosa applicando una striscia sulla visiera del casco, in modo che potesse proteggermi un po', e anche questa è una novità per me".
Un errore in qualifica, proprio quando le cose sembravano andare per il meglio, ha relegato l’Audi R8 numero 46 a partire dalla 22° piazza, cosa che ha reso tutto più complicato anche a causa della conformazione del circuito: "In Qualifica ho provato a spingere, ma forse ho esagerato un po' troppo e ho commesso un errore. La prima parte della pista è molto veloce ed impegnativa, sono salito troppo su un cordolo e purtroppo ho perso il controllo. Peccato perché la cosa ci ha fatto finire più indietro di quello che era, a mio parere, il nostro potenziale".
Nonostante tutto però, Rossi è riuscito a portare a casa un paio di sorpassi, ma avendo incassato una penalità di 10 secondi (per aver montato un treno di gomme extra a causa dell’incidente) la squadra non è riuscito a risalire oltre al 15° posto. Meglio, invece, Gara 2 domenica, quando insieme a Frederic Vervish Valentino ha chiuso con un 11° posto: “L'obiettivo era la Top10 e l'abbiamo sfiorato, ho sofferto un po' troppo il caldo con la macchina che era diventata più difficile da guidare, poi ho anche perso del tempo nella lotta con le Porsche”.
C’è da lavorare insomma, questo si sapeva: Rossi non ha scelto di correre un campionato semplice e, col tempo, arriverà a prestazioni degne dei suoi nove titoli mondiali. Intanto però, Valentino ha portato orde di appassionati ad interessarsi al GTWCE, tanto che Sky ne ha acquisito i diritti e a Imola c’erano prezzi più alti per i biglietti e il pienone di tifosi. Cosa particolarmente accusata da Raffaele Marciello, pilota di classe ’94 vincitore di Gara 2 e secondo al traguardo in Gara 1. Il pilota italiano, con residenza svizzera, si è infatti sfogato sui social attaccando la copertura mediatica della gara: “Giornalisti-giornalismo italiano al top. Come dare giusto spazio a chi vince. Per fortuna corro sotto la bandiera svizzera ora”, ha scritto su Twitter riprendendo la Gazzetta dello Sport, rea di aver titolato sulla gara di Valentino.
Per Rossi d’altronde non è certo la prima volta, anzi. Per buona parte della sua carriera, i giornali hanno parlato di lui a prescindere dal risultato. Il che, se lo chiedete a noi, è perfettamente comprensibile e non è certo una scelta editoriale del 9 volte iridato: quando correva in MotoGP i tifosi andavano a vedere lui, le signore sotto l’ombrellone (e i signori al bar) sapere come era andato mentre degli altri piloti in griglia conoscevano a stento il nome. Non è cambiato nulla, solo il campionato.