Andrea Dovizioso sta vivendo un 2022 da incubo. In tanti lo hanno criticato, ma se anche Darryn Binder, Franco Morbidelli e, fino all'anno scorso, Valentino Rossi hanno avuto difficoltà vuol dire che non è tutta colpa del pilota.
"Sono tornato in Yamaha perché, come ho già detto, ho fatto quella scelta in base a ciò che avevo visto nel 2012, anno in cui corsi con la M1. Sapevo che sarebbe stata un po' diversa, ma mi aspettavo che le caratteristiche principali sarebbero rimaste le stesse, perché il DNA e il grosso della moto è rimasta molto simile. Mi aspettavo però di trovare certe cose un po' diverse e come ho sempre pensato, indipendentemente dai risultati, Valentino ha sempre capito tanto dal punto di vista tecnico. Salendo sulla moto ho avuto conferma di tutto quello che diceva della Yamaha pur non essendo più il pilota più veloce. Diciamo che quando sei il primo in Yamaha e hai una certa età forse non sei più preso troppo in considerazione e giustamente, è normale, com'è successo l'anno scorso. Ma condivido le cose su cui Valentino si lamentava".
Non è tutto da buttare e non solo perchè Fabio Quartararo pur faticando è in vetta al mondiale: "Ci sono alcuni aspetti positivi della moto, ma ce ne sono altri che ti rendono la vita difficile e quindi posso solo confermare ciò che diceva Valentino e le difficoltà che aveva negli ultimi anni. Poi sicuramente si può andare forte, ma devi davvero guidare in modo particolare, devi fare quel tipo di linee. Fabio è subito andato forte e lui aveva già il tipo di guida che richiede questa moto".