Dorna, attraverso un comunicato ufficiale, ha riabilitato le wildcard per il 2021 in seguito allo stop forzato dalla pandemia durante la stagione appena conclusa. E la notizia, di per sé asciutta, potrebbe scatenare una serie di situazioni decisamente interessanti. Se fino a poco tempo fa le wildcard erano viste come un premio per i collaudatori e un modo per verificare il lavoro di sviluppo sul campo di gara, dall'anno prossimo le cose potrebbero cambiare drasticamente, diventando un punto cardine dei contratti tra case e piloti nonché una bomba mediatica per l’organizzatore.
In principio fu Casey Stoner
Il primo “tester di lusso” dell’era MotoGP fu Casey Stoner, messo sotto contratto da Ducati per un biennio come collaudatore ed Ambassador dopo anni di inattività. L’australiano si dimostrò da subito velocissimo con la Desmosedici, tanto che a Borgo Panigale si era ipotizzata la possibilità di una wildcard a Phillip Island che, con un po’ di fortuna, avrebbe finito per essere un’operazione commerciale senza precedenti anche per Dorna, pronta a raccontare la sfida impossibile tra Marc Marquez e Casey Stoner. Purtroppo non se ne fece nulla, ma l’idea di trovare collaudatori (e quindi wildcard) d'eccezione era piaciuta a tutti...
L’affare Honda-Dovizioso è sempre più vicino
Con lo sdoganamento delle wildcard Honda avrebbe qualche motivazione in più per strappare una firma ad Andrea Dovizioso (e viceversa) in quanto il forlivese si è detto pronto a tornare in pista nel caso in cui le condizioni fossero adatte, ovvero con una moto competitiva ed uno stipendio soddisfacente.
Con Marc Marquez sempre più vicino alla terza operazione chirurgica (più complessa sia in termini tecnici che di recupero) il Dovi potrebbe correre le prime gare dell’anno al posto dell'8 volte iridato e poi affacciarsi al mondiale con delle wildcard, così da far riflettere i vertici di HRC sull’impiego di una terza moto (regolamento permettendo), una situazione già vissuta da Andrea quando nel 2011 corse assieme a Pedrosa e Stoner. Viste le ultime improvvisate di Alberto Puig poi, non è nemmeno da escludere che Honda possa togliere la sella a Pol Espargarò in favore di Dovizioso nel caso in cui i risultati fossero a favore dell'italiano. Lo sponsor personale di Dovizioso (Red Bull) ne sarebbe probabilmente felice.
Jorge Lorenzo potrebbe tornare in Aprilia
L’occasione sarebbe interessante anche per Dani Pedrosa e Cal Crutchlow, entrambi ancora velocissimi, ma soprattutto potrebbe cambiare le cose per Jorge Lorenzo. Il maiorchino infatti non ha trovato l’accordo con Aprilia, ma la possibilità di correre una gara e spezzare la monotonia dei suoi giorni da influencer potrebbe essere la giusta motivazione per riaprire il dialogo con Massimo Rivola. Certo, Jorge vorrà una moto competitiva, ma le novità in arrivo da Noale sono tante (si parla di una RS-GP completamente rivista per il 2021) il che potrebbe fungere da ulteriore incentivo per Lorenzo.
E se si tornasse al vecchio regolamento?
Ultima delle ipotesi, ma non certo per importanza, è quella che vedrebbe un ritorno al regolamento pre-covid in tutto e per tutto: è possibile che l’associazione dei costruttori (MSMA) stia valutando la possibilità di abolire il congelamento dei motori per il 2021, il che spiegherebbe il motivo per cui nessun Team si è particolarmente accanito su Yamaha in seguito alla sostituzione delle valvole. Se così fosse sarebbe un bene per tutti, soprattutto per lo sport.
Nell'attesa vi lasciamo con una delle più celebri delle wildcard della storia: era il 2006 quando Troy Bayliss, reduce dal titolo in Superbike, corse e vise a Valencia con la Ducati in MotoGP.
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