Per risollevare le sorti della Rossa di Maranello serve un uomo al comando. Qualcuno capace di prendere delle decisioni, qualcuno che si arrabbi davvero e che sia in grado di identificare i problemi di una realtà iconica come la Ferrari, qualcuno che vada oltre il facile capro espiatorio del caso - il pilota che sbaglia, la pista non favorevole, gli errori di strategia - ma che si prenda la responsabilità morale e sportiva del disastro a cui stiamo assistendo.
Quel qualcuno potrebbe essere Toto Wolff. Il volto del dominio Mercedes ma anche un uomo influentissimo per il panorama della Formula 1. Toto avrebbe voluto fare il grande salto, come a suo tempo fece Jean Todt, andando a prendersi un posto ai vertici della dirigenza Formula 1 ma - forse complice il suo attuale ruolo in Mercedes o per mancanza di possibilità contrattuali - il TP della stella è stato rispedito al mittente.
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Cosa fare quindi? Il nuovo contratto di Wolff con Merdedes sembrava cosa fatta - così come quello del loro numero 1 Lewis Hamilton - ma Toto tarda a firmare e iniziano i dubbi sul suo effettivo desiderio di rimanere nella scuderia tedesca nei prossimi anni.
La prossima stagione sarà un momento di passaggio, una transizione tra due ere per storia della Formula 1, e proprio questo bivio sarà fondamentale per i top team della griglia: dal canto suo Mercedes dovrà cercare di mantenere il ruolo dominante avuto in questi anni mentre dall'altra parte Ferrari dovrà essere in grado di risollevarsi.
Ma con una dirigenza assente e problemi a cui non si riesce a trovare una spiegazione, prima ancora di una effettiva soluzione, la Rossa ha bisogno di quel cambiamento che solo un personaggio come Wolff potrebbe dare.
Un suo possibile approdo in Ferrari è tema trito e ritrito, se ne parla dai tempi dell'addio di Arrivabene fino alle voci insistenti che lo volevano a Maranello già nel 2019, ma i recenti commenti del Team Principal tedesco - insieme alle indiscrezioni di questi giorni secondo cui Wolff avrebbe ricevuto una proposta proprio da Ferrari - fanno tornare a galla l'argomento.
Un sogno per i tifosi della Rossa che vedono in Toto l'immagine di un team sano, vincente, organizzato. Tutto quello che oggi manca alla Ferrari. Proprio lo stesso Wolff, dopo il disastro di Vettel e Leclerc a Spa, si è detto solidale con i tantissimi appassionati della scuderia di Maranello: "Non è positivo per la Formula 1 e non lo è per la competizione. Mi dispiace davvero molto per tutti i tifosi e i dipendenti della Ferrari per quest’assenza di prestazione”.
Sarà la pietà di un avversario che non vede rivali e che vorrebbe un mondiale divertente, combattuto, vero? O il tentativo di passare dall'essere il grande nemico dei ferraristi al simpatico salvatore della patria?
Scopriremo presto il futuro di Toto, come quello del suo Lewis Hamilton, ma nel frattempo il magico duo della Formula 1 si prepara a vincere il settimo mondiale consecutivo per la scuderia tedesca e il settimo nella carriera di Lewis. E alla Ferrari Toto regala solo (per il momento) quella solidarietà che sa tanto di compassione.