“Vedere la mia infanzia? Più di dieci lustri me ne separano e i miei occhi presbiti forse potrebbero arrivarci se la luce che ancora ne riverbera non fosse tagliata da ostacoli d'ogni genere, vere alte montagne: i miei anni e qualche mia ora” – che c’entra Italo Svevo con il Tourist Trophy? Centra, perché è come l’ultima sigaretta di Zeno, che ogni volta che ne accendeva una giurava a se stesso che sarebbe stata l’ultima. Uguale ha fatto, ancora una volta, la leggenda del TT, John McGuinnes, che a furia di ultime volte è arrivato a cinquant’anni suonati e si sta preparando per esserci ancora nel 2022. Anche lui per vedere la sua infanzia dovrebbe andare indietro come Zeno di cinque lustri e anche lui ha a che fare con una montagna. La Montagna. Quella dell’Isola di Man, il Mountain, sessanta chilometri di vita da giocarsi ogni centimetro, tagliati da ostacoli d’ogni genere. Tranne uno: il tempo che non passa per chi ha saputo rendersi immortale.
Insomma, quella sensazione lì di adrenalina a cannone che McGuinnes ha provato decine di volte nella sua vita e nella sua carriera (che poi per quelli che corrono le road races sono esattamente la stessa cosa) e che ora si amplifica sono con una consapevolezza: ogni volta deve essere l’ultima. Solo che questa volta la leggenda del TT non scherza, anche perché il tempo in ogni caso passa lo stesso e il futuro mantiene sempre la promessa di arrivare. Ecco perché l’annuncio, il solito annuncio di John McGuinnes, adesso ha fatto clamore veramente: faccio l’ultimo TT e smetto. Anche perché di “fine” se n’è guardato bene di parlare, visto che quelli come McGuinnes hanno sempre in testa gli inizi e il non sapere, appunto, come andrà a finire.
"Sarà il mio centesimo inizio – ha raccontato - e lo farò a 50 anni. Sarò forse il più anziano in griglia, ed è il 30° anniversario della Honda Fireblade, la moto che guiderò, quindi ci sono molte piccole caselle spuntate". Come il segnale che questa volta sarà diverso, che sarà più epico, come dev’essere epico un addio. Lo lascia intendere, ma non lo dice. E aggiunge: “L'ultima volta che ho corso sul Mountain non ho fatto un grande TT e non volevo finire la mia gara così. Non l'ho detto fino ad ora, ma forse questo potrebbe essere il mio ultimo TT. Voglio andarci con tutto me stesso, è tutto pronto e lo spirito è quello di sempre: divertirmi e vedere come andrà a finire”. Soprattutto adesso, soprattutto dopo che la leggendaria corsa sull’Isola di Man non c’è stata per due anni di fila. “Le moto stanno diventando sempre più veloci, nessuno di noi è stato lì negli ultimi due anni – ha concluso McGuinnes - quindi siamo tutti nervosi, c'è molta attesa, ma una volta arrivati sarà solo gas aperto, 300 km/h o giù di lì. E’ quello che abbiamo sempre fatto, è quello che farò”.