Quella formata da Max Verstappen e Gianpiero Lambiase, suo ingegnere di pista fin dagli esordi in Red Bull nel 2016, è sempre stata una coppia compatta e ben funzionante nel panorama della Formula 1. Per un carattere complesso come quello dell'olandese campione del mondo avere un ingegnere calmo, fermo e riflessivo come Lambiase, si è infatti rivelato negli anni essere un valore aggiunto all'interno del team, fondamentale per la riuscita di tante imprese del pilota olandese. Lo stesso Verstappen ha ammesso che se un giorno Lambiase dovesse lasciare la Formula 1 allora anche lui si ritirerebbe.
Il loro però non è certo un rapporto senza battibecchi, con team radio spesso coloriti e prese di posizione importanti. Chris Horner, tempo fa in un'intervista, li aveva definiti "una vecchia coppia sposata che litiga ma si vuole bene" e questo fine settimana a Spa, in Belgio, i due ne hanno dato la prova più evidente.
Scaramucce che hanno acceso un fine settimana sempre dominato dall'imprendibile Max, iniziate in fase di qualifiche quando - infastidito dall'aver tagliato il passaggio in Q3 in decima posizione, a rischio eliminazione - Verstappen se l'è presa con l'ingegnere, che però non è rimasto in silenzio e gli ha risposto per le rime, invitandolo a gestire da solo l'ultima fase della qualifiche se non soddisfatto del lavoro svolto dalla squadra. Alla fine del turno, scesa l'adrenalina e felice della pole position conquistata, l'olandese si è scusato con l'italo-britannico per l'atteggiamento dimostrato via radio, rimettendo immediatamente a posto le cose tra di loro.
Il siparietto si è ripetuto nella gara di domenica, con i due più volte sentiti discutere via radio. Da una parte Lambiase che ha chiesto a Verstappen di "usare di più la testa", per non consumare le gomme e gestire meglio lo stint, dall'altra Max nervoso - a inizio gara - per la scelta del muretto di anticipare il pit stop del suo compagno di squadra. Scambi sicuramente accesi conclusi, sul finale del Gran Premio, con la richiesta di Verstappen di fare un altro cambio gomme per tentare il giro veloce e far così "allenare i meccanici" con un po' di lavoro extra. Categorica a quel punto la risposta dell'ingegnere, che ha chiuso il discorso con un semplice: "No, Max, questa volta no".
Nessuna preoccupazione però per i due che, ormai sono abituati a questo rapporto schietto, si conoscono più che bene: "Non abbiamo litigato - ha chiarito Verstappen nel post gara - ci stavamo solo divertendo un po', lui è molto importante per me, perché senza di lui non avremmo questo tipo di risultati".