Il football è uno sport per pochi. Il talento, l’impegno ma anche le capacità atletiche e mentali sono fondamentali per riuscire ad arrivare tra i grandi e mantenere un posto in squadra. La competizione è altissima e gli atleti vengono scrutati da ogni punto di vista. Ad alcuni viene concessa un’occasione unica nella vita: partecipare alla Scouting Combine. Sette giorni durante i quali i coach e tutto il personale tecnico, ma anche le alte sfere della dirigenza, si riuniscono ad Indianapolis per valutare le nuove leve da aggiungere al proprio team.
Nell’arco di sette giorni le squadre hanno la possibilità di esaminare e valutare i migliori giocatori dei college americani, con test fisici e visite mediche ma anche colloqui volti a capire la resilienza di questi atleti. I team vogliono assicurarsi che i giocatori siano in grado di dare il massimo in campo e siamo pronti ad affrontare una stagione il cui obiettivo finale è solo uno: vincere il Super Bowl. Quest’anno sono poco più di 300 i giocatori che hanno avuto l’onore di essere invitati. Per poter partecipare è infatti necessario ricevere un invito formale e per i pochi eletti che partecipano rappresenta l’occasione della vita. Hanno la possibilità di far vedere di che stoffa sono fatti, dimostrando che la loro presenza tra le linee della squadra può fare la differenza. L’importanza di questo evento è cruciale per un giocatore e può influenzare la sua intera carriera.
Quelle che alla maggior parte delle persone comuni potrebbero sembrare le fatiche di Ercole, sono invece i requisiti base, necessari per essere considerati dai team della lega. I test mirano a valutare non solo la forza degli atleti, ma anche la loro velocità ed “esplosività”. La prova più importante è quella dello scatto delle 40 yard, poco più di 35 metri, che i giocatori percorrono al massimo della loro velocità. Dobbiamo ricordare che questi atleti non sono dei velocisti e nonostante il fisico imponente e massiccio, riescono a correre come delle schegge. È la prova più seguita dal grande pubblico, grazie anche a Rich Eisen. Sfidato per la prima volta nel 2005 a correre le 40 yard, il commentatore sportivo non si è tirato indietro ed è diventato un “veterano” di questo test, correndo vestito di tutto punto in giacca e cravatta.
Un altro test a cui vengono sottoposti gli atleti vuole valutare la loro forza. Sollevare un bilanciere di 102 kg è un obiettivo ambizioso e gli atleti che vogliono conquistare un posto tra le fila della NFL devono riuscirci. La prova consiste nel fare il maggior numero di ripetizioni possibile, fino a quando le braccia tremano e si fatica a concludere il colpo. È una prova molto sfidante visto che meno di una decina di atleti sono riusciti ad andare oltre la soglia delle 40 ripetizioni. Durante le partite può capitare di vedere i giocatori saltare via altri giocatori, come se stessero facendo una corsa ad ostacoli. La facilità con cui saltano e completano l’azione è spettacolare e lo è ancora di più quando ci si ricorda che mediamente un giocatore di football è alto 1.90. Ecco perché durante la Combine viene valutata anche la capacità degli atleti di saltare in alto, devono essere in grado di saltare via il giocatore avversario come se nulla fosse.
I giocatori della NFL hanno fisici massicci, devono essere in grado di sovrastare fisicamente l’avversario senza farsi troppo male. In campo possono sembrare persone normali, ma quando si avvicinano ai coach o al personale a bordo campo si vede chiaramente quanto questi atleti siano imponenti. Nonostante la loro corporatura sono estremamente agili, capaci di cambi di direzione repentini che spiazzano l’avversario. Ecco perché vengono sottoposti alla prova dei “tre coni”, una corsa a scatti per testare la loro velocità e capacità di modificare la traiettoria anche correndo al massimo delle loro capacità. Oltre a queste prove ce ne sono altre, sempre volte a valutare le loro performance atletiche ma anche mentali. Per esempio viene valutate anche la loro capacità di problem solving. Quando si è in campo, non c’è tempo per esitazioni perché il placcaggio dell’avversario potrebbe essere dietro l’angolo. Bisogna essere in grado di interpretare il gioco rapidamente per non rischiare di finire per terra o perdere la palla.
I giocatori di football sono atleti completi e le loro performance in campo sono in grado di mettere in imbarazzo tanti altri giocatori professionisti che, pur essendo dei grandi, finiscono un po’ nell’ombra di questi giocatori straordinari.