Le due gare del Qatar sono state sotto le aspettative per il Team Petronas, che si è ritrovato in difficoltà con entrambi i suoi piloti. I primi ad esserne sorpresi - e un po’ amareggiati - chiaramente sono loro, Valentino Rossi e Franco Morbidelli. In un’intervista rilasciata a GPOne, poi ripresa dagli spagnoli di MotoSan, Alessio Salucci racconta il suo punto di vista sulla stagione appena iniziata e su quello che vedremo in futuro. Ecco i passaggi più interessanti.
Parlando dell’inizio in salita di Valentino Rossi, 12° in gara 1 (dopo un 4° posto in qualifica) e 16° in gara 2, Uccio spiega che non saranno questi risultati a dettare la scelta sul futuro del 9 volte campione del mondo: “Due gare non possono decidere il futuro di Valentino - ha spiegato - Il Mondiale è appena iniziato e vedremo come si comporterà nei GP futuri. Se nelle prossime 4-5 gare sarà forte e competitivo andrà sicuramente avanti in MotoGP, in caso contrario vedremo come comportarci. La questione è molto semplice. Mi dispiace molto per Franco, perché tutti noi speravamo in una partenza diversa di Mondiale da parte sua, invece ha faticato in questi due GP in Qatar. Nella seconda gara ha avuto delle gomme strane, con cui non ha riscontrato fiducia, mentre in occasione del primo weekend di gara ha avuto un problema che non ho ben capito”.
Ad ogni modo per il braccio destro di Rossi le due gare a Losail non sono da considerare il preludio di una stagione difficile: “No, perché il Mondiale è appena iniziato e in Portogallo mi aspetto di vedere il Morbido davanti a lottare con i migliori. Come ho detto prima, sono dell’idea che questo sarà un Mondiale con la classifica molto corta e senza un leader. Basta vincere una gara, fare bene in quella successiva, e ti ritrovi nei piani alti della classe. Franco ha una grandissima qualità, che è quella di rimanere sempre lucido e analitico. Lui si è già dimenticato delle due gare di Losail e ora è focalizzato su quella di Portimao. È un ragazzo giovane, capace di reagire e ripartire velocemente, l’abbiamo visto anche negli ultimi anni”.
Infine, non manca una battuta sulla VR46 che - non è un mistero - sta trattando con le Case per entrare definitivamente in MotoGP con un team di proprietà entro il 2022: “La deadline è quella e stiamo cercando di capire come muoverci e quale strada percorrere. In questi mesi abbiamo parlato con alcune Case, ci siamo confrontati, ma non siamo ancora arrivati a una scelta per il team MotoGP nel 2022”. Sulla possibilità di vedere il Team VR46 come satellite Suzuki, Uccio spiega che: “Sinceramente non è stata ancora presa una decisione a riguardo. Mancano due mesi ed entro quella data capiremo quale sarà il nostro 2022. Di sicuro le Case che sentite nominare sono quelle che poi ci porteranno a fare una scelta piuttosto che un’altra”.