“Marco Lucchinelli? Devo essere sincero: non so di preciso se e cosa ha detto, ho sentito qualcosa, ma non sono informato bene. Però se Marco si è sentito di esprimere quel pensiero è giusto che lo abbia fatto. Bisogna dire quello che si pensa e Lucchinelli è uno che lo fa spesso. Può dispiacermi, non sono d’accordo, ma va bene così. Evidentemente gli è stato chiesto cosa pensasse e lui ha risposto dicendo quello che pensava" – Graziano Rossi non entra nel merito dell’argomento che ha tenuto banco nei giorni scorsi, quando Marco Lucchinelli ha sostanzialmente affermato che Valentino Rossi, ormai non più capace di vincere, dovrebbe smettere di correre in moto per lasciare il posto a qualche giovane pilota. Un attacco a cui lo stesso Valentino, incalzato dai media, ha replicato, dicendosi dispiaciuto e ricordando l’amicizia con Lucchinelli nata ancora prima che lui nascesse. Quando, cioè, Lucchinelli e proprio Graziano Rossi correvano insieme nel motomondiale.
Papà Rossi, però, si tiene fuori dal dibattito e se la cava con la carta della libertà di pensiero, preferendo, piuttosto, parlare del motomondiale 2021. Il ventiseiesimo con Valentino protagonista, nel bene o nel meno bene. “E’ un brutto momento – dice Graziano – Su questo non c’è dubbio, però come dissi lo scorso anno dopo il brutto esordio a Jerez, questo non è, almeno secondo me, il vero Valentino Rossi. Ci sono dei problemi da risolvere. Probabilmente un insieme di cose, bisognerà studiarci sopra, ma non mi sembra il caso di essere troppo preoccupati. Bisogna essere preoccupati il giusto”.
Quale sia la misura del “giusto”, però, sembra difficile da capire, anche perché lo stesso Valentino è apparso, forse come non mai, deluso e confuso nell’intervista successiva al secondo GP di Losail. “Non abbiamo ancora parlato, ma credo ci sia poco da dire: la situazione è poco bella. Di sicuro non sono contenti, però Petronas è una squadra importante e di primissimo livello, Valentino ha esperienza e Yamaha aiuterà” - Graziano, quindi, non crede alle voci che si sono rincorse in questi giorni da parte dei soliti malpensanti secondo cui Yamaha sta abbandonando la sua squadra satellite: “Non vedo la ragione per cui dovrebbe succedere una cosa del genere, non ci credo a queste cose – ha affermato – Yamaha li aiuterà sicuramente al massimo anche se non credo possa metterci oggi qualcosa di risolutivo e comunque Petronas è una squadra molto forte, organizzata e preparata. Ognuno farà il meglio per tirarsi fuori da questa situazione”.
Una situazione che ha riguardato non solo Valentino, ma anche Franco Morbidelli e che, quindi, potrebbe essere riconducibile a una mossa sbagliata all’inizio e poi a tentativi di metterci una pezza che, invece, hanno peggiorato ulteriormente le cose. “Non credo - conclude Graziano - sia un problema di gomme, visto che dovrebbero essere uguali per tutti, oppure del suo stile di guida, visto che non è proprio l’ultimo arrivato, e nemmeno della moto. E’ arrivato in una nuova squadra, magari si è sbagliato qualcosa, tutti insieme, su settaggi, regolazioni e messa a punto che sono da rivedere con gli stessi piloti che dovranno fare attenzione a riportare le valutazioni giuste alla squadra. E’ una situazione da raddrizzare, ma non è figlia di una sola causa e, almeno per quanto riguarda Valentino, qualche lieve miglioramento tra il primo e il secondo gp si è visto. Questo significa che la strada giusta potrebbe essere stata imboccata o almeno individuata e che potrebbe volerci solo più tempo del previsto per trovare il bandolo della matassa. Con il ritorno in Europa, visti i piccoli segnali positivi, si dovrebbe cominciare a migliorare e a far funzionare questa moto. Staremo a vedere”.