Marvin Vettori, lottatore di Mma italiano, ha commentato un post su X che evidenziava la presunta assenza di contenuti sul sito del New York Times relativi all’omicidio di Iryna Zarutska (ad oggi, 11 settembre, sul sito compaiono 242 risultati per la ricerca “Zarutska”): “Fanculo a tutta questa gente, questa merda sta sfuggendo di mano, controllano tutto, fanculo a questi ebrei aschenaziti che vogliono il controllo del mondo”. Così scrive Vettori. Ma cosa c’entra questo attacco antisemita con l’omicidio della giovane ucraina? Partiamo dalla cronaca. Il 22 agosto 2025, poco prima delle 22:00, Iryna Zarutska, 23 anni, rifugiata ucraina arrivata negli Stati Uniti per sfuggire alla guerra, salì su un convoglio della metropolitana leggera Lynx Blue Line a Charlotte, nello Stato della Carolina del Nord. Si era imbarcata alla stazione East/West Boulevard. Le immagini di sorveglianza mostrano che Zarutska si sedette in un vagone e rimase nella sua posizione indossando cuffie, senza interagire con il suo aggressore, Decarlos Brown Jr., che era seduto dietro di lei. Circa quattro minuti dopo che era salita sul treno, Brown estrasse un coltello tascabile dalla felpa, si alzò ed eseguì un attacco improvviso: tre coltellate, una delle quali al collo, risultata fatale. Dopo l’aggressione, Brown si diresse verso l’estremità opposta del convoglio, si tolse la felpa, si coprì la mano insanguinata ed uscì dal treno. Pochi minuti dopo fu arrestato dalla polizia, appena il convoglio raggiunse la piattaforma. Brown aveva precedenti problemi psichiatrici, tra cui una diagnosi di schizofrenia. La sua famiglia ha raccontato che soffriva di deliri paranoidi. Tra le affermazioni che avrebbe fatto vi era quella secondo cui Iryna stesse “leggendo la sua mente”, oltre a credere di avere materiali impiantati nel corpo dal governo.

Dunque, tornando all’inizio: perché Vettori ha parlato di ebrei aschenaziti in questo contesto? Qual è il nesso? Forse, per qualche motivo, il fighter ritiene il New York Times un “centro di potere ebraico”? Oppure quale altra ipotesi avrebbe in mente? A queste domande non sembrano esserci risposte sensate. Nei commenti, molti hanno sottolineato l’infondatezza dell’attacco del lottatore italiano e il carattere esplicitamente antisemita dell’espressione usata.