“Lin Jarvis non c’entra, a influenzare la scelta di non rinnovare il mio contratto come tester di Yamaha sono state due persone” – Jorge Lorenzo prova a spiegare il ben servito che gli ha rifilato Yamaha dopo un solo anno nei panni di collaudatore e nel quale è stato messo nelle condizioni di collaudare ben poco. Ma invece di fare chiarezza finisce per alimentare il mistero su una presunta teoria del complotto interno. Perché dice senza mezzi termini di conoscere il nome e il cognome delle due persone che non lo hanno voluto, ma si limita ad affermare che Lin Jarvis non c’entra niente. Senza aggiungere altro. Ricostruisce, invece, la sua strana stagione da collaudatore, spiegando di non sentire di avere particolari colpe. “Ci si nasconde dietro la mia prestazione a Portimao che in effetti non è stata ottima – ha detto - Ho spiegato che a metà anno, a giugno, mi era stato detto che non ci sarebbero stati più test e ovviamente mi sono ritirato per potermi godere altre cose della vita. Prima del Covid19 erano previsti 15 o 16 giorni di test, ma quando mi è stato detto che non avrei più corso in Catalogna e che la moto non sarebbe stata collaudata ulteriormente ho abbassato il ritmo”.
Riconosce, quindi, che sulla pista portoghese non è riuscito a dare del suo meglio, ma ne fa anche una questione di mezzi tecnici e motivazioni: “Non guidavo da otto mesi e su un circuito nuovo e tutt’altro che facile mi hanno portato una squadra che non era allenata per fare bene. E poi come pretendono che vada veloce con la moto 2019? Un collaudatore dovrebbe avere neanche la 2020, ma addirittura la moto 2021”. Non ci vede chiaro Jorge Lorenzo, o meglio, vede nell’atteggiamento avuto nei suoi confronti una sorta di complotto interno per avere una scusa su cui fondare la decisione di farlo fuori.
“Hanno scelto così sotto l'influenza di due persone e tra queste non c’è Lin Jarvis. Inutile chiedermi in nomi, non li farò mai, ma penso a due persone nello specifico che hanno condizionato la decisione di non rinnovarmi - ha proseguito il cinque volte campione del mondo - alla fine, devo rispettare questa scelta anche se per me è ingiusta. Ora Yamaha ha rinunciato ad un pilota molto sensibile per Cal Crutchlow, vedremo in futuro se i risultati saranno positivi o negativi. Mi dispiace, però, che il mio potenziale non sia stato valutato oggettivamente e sono certo che le mie indicazioni sarebbero state cento volte più accurate e precise di un pilota che non è sensibile e che non si adatta a ciò che la Yamaha richiede, come Cal, Dovizioso o qualche altro tipo di pilota”.
Chiuso il capitolo Yamaha, per Jorge Lorenzo sembra destinato a non aprirsi nemmeno quello con Aprilia. La casa di Noale, infatti, dopo i primi contatti non si sarebbe più fatta sentire e ieri è stata ufficializzata la decisione del marchio italiano di rinnovare sia Bradley Smith, sia Lorenzo Savadori, con uno dei due che prenderà la RS-GP di Andrea Iannone e l’altro che ricoprirà, invece, il ruolo di collaudatore. “Non ho più avuto notizie da Aprilia – conclude Lorenzo - Vedremo se dopo i primi contatti ci sarà un seguito o se questo piano è al momento congelato”
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