Valentino Rossi ieri, dopo l’ottava posizione in Gara 1 del GTWCE a Valencia, era ottimista in previsione della domenica e di Gara 2: “Allora siamo andati abbastanza bene. Abbiamo fatto ottavi, partivamo ventiduesimi. La top ten era il nostro obiettivo in qualifica, ma nel secondo tentativo ho sofferto un po' per il traffico, ho commesso un errore e ho perso tre decimi che mi hanno fatto partire in 22esima posizione. È difficile quando inizi da così lontano. Se avessi potuto fare un buon giro e partire più avanti sarebbe stato più facile. In gara abbiamo avuto un buon passo e abbiamo fatto una bella rimonta. Io sono andato abbastanza forte, ho fatto un po’ di sorpassi. Maxime è stato velocissimo fino alla fine. Bene dai, la macchina va bene, speriamo domani di partire un po’ più avanti e di riuscire a lottare per le prime posizioni”. Un ottimismo più che giustificato, visto che questa mattina nelle qualifiche Maxime Martin – compagno di squadra del Dottore – aveva strappato una terza posizione che ha riposto sulla BMW M4 numero 46 del Team WRT grandi aspettative.
Le aspettative, tuttavia, si sono infrante subito, un centinaio di metri dopo la partenza. Martin è scattato bene e ha cercato immediatamente di insidiare la prima posizione del francese Simon Gachet (Audi R8), che prima della frenata di curva 1 ha stretto la traiettoria, costringendo Martin ad un’escursione nell’erba. La BMW M4 deve aver raccolto dello sporco che, infilatosi nel radiatore, ha compromesso il sistema di raffreddamento del motore. La temperatura del V6 di Monaco di Baviera è salita e la centralina ha attivato il sistema di “protezione”, che toglie potenza al propulsore. Dopo 13 curve Martin ha dovuto fermarsi nelle vie di fuga del Ricardo Tormo. Valentino Rossi, che tempo mezz’ora avrebbe ereditato il volante della M4, ha espresso tutta la sua amarezza dai box: “Maxime è partito molto bene e ha provato a passare Gachet all’interno, ma non c’era spazio ed è andato sull’erba. Sfortunatamente la macchina sull’erba ha preso qualcosa che ha occluso il radiatore. Così poi la temperatura del motore è salita alle stelle e la macchina si è fermata. Un peccato chiudere così, perché non siamo nemmeno riusciti a concludere un giro. Poteva essere una bella chance per noi perché eravamo molto forti e partivamo in una bella posizione, ma queste sono le gare”.
Valencia resta stregata per Valentino Rossi. Non si parla solo di MotoGP e dei titoli mondiali sfumati nel 2006 e nel 2015. Anche l’anno scorso, sulle quattro ruote, il Dottore fu costretto al ritiro per problemi tecnici poche curve dopo lo start. In una domenica deludente, però, il 46 ha trovato il sorriso quando gli è stato chiesto di Daniel Pedrosa, impegnato – sempre sull’asfalto di Cheste - in una wild card al volante della KTM X-BOW, nel campionato GT2: “Seguo sempre Dani quando fa le wild card, ha avuto un weekend incredibile a Misano. È stato impressionante che stesse lottando per il podio nello sprint, ma ancora di più nella gara di domenica. Sono molto felice di vederlo così competitivo. Corriamo insieme da quasi 15 anni. Non corre molto con le auto, ma per i motociclisti le auto sono molto divertenti, perché hai una sensazione simile. Con le moto Valencia è sempre complicata perché con le moto veniamo a novembre e a volte fa freddo, quindi adesso è meglio”.