Lin Jarvis l’ha presa decisamente male e per una volta ha tolto i freni al suo sempre impeccabile atteggiamento inglese: “Non ne va dritta una – ha affermato in una intervista ad una testata spagnola – la notizia di Valentino Rossi positivo al Covid19, oltre che a farci preoccupare per il pilota a cui auguriamo di rimettersi subito, è una tegola enorme per Yamaha. Già la scorsa settimana abbiamo dovuto fare a meno di sei ingegneri nel box ed è tutta la stagione che lavoriamo a ranghi ridotti, oltre ad una serie infinita di altre problematiche legate alla pandemia che stanno rendendo tutt’altro che facile il nostro lavoro. Non chiedetemi cosa succederà perché al momento non lo so”. Amarezza, dunque, e anche un momento di sbandamento, con Yamaha che non ha ancora deciso se provvederà o meno a sostituire Valentino Rossi per il secondo round di Aragon. Non è obbligata a farlo, perché la notizia dell’indisponibilità di Rossi è arrivata entro il termine di dieci giorni che impone alle case di indicare un sostituto e, quindi, nel box del team Yamaha Monster Energy potrebbe esserci la sola moto di Maverick Vinales sia in questo fine settimana, sia nel prossimo.
Se sarà certamente così per il primo appuntamento, però, difficilmente Yamaha resterà con una sola moto nel weekend successivo, anche per ragioni legate alla visibilità degli sponsor e a mere questioni di marketing. L’unica alternativa, al momento, è quella di puntare sul collaudatore: Jorge Lorenzo. Il cinque volte campione del mondo potrebbe tornare in sella e l’operazione di far ricadere la scelta sul maiorchino, bisogna ammetterlo, potrebbe funzionare e non poco da un punto di vista commerciale. Funzionerebbe decisamente meno, invece, da un punto di vista meramente sportivo ed è qui che risiedono tutti i dubbi di Yamaha. Jorge Lorenzo, infatti, ha dimostrato a Portimao, durante gli ultimi test sul tracciato portoghese, di non avere più la velocità sul polso destro dopo mesi e mesi di inattività. Niente che non sia facilmente recuperabile con un po’ di allenamento, ma tempo per ritrovare il vecchio smalto non ce ne è questa volta. L’ipotesi che Valentino Rossi possa rientrare nel giro di una settimana è oggettivamente poco credibile, visto che generalmente i tempi per un tampone nuovamente negativo (vedasi Jorge Martin) sono di un paio di settimane..
Per Yamaha, quindi, c’è una scelta da operare. Correre con una sola moto i prossimi due GP? Oppure trovare un sostituto? Se si opterà per il sostituto, Jorge Lorenzo sarà il nome giusto? E ancora: sicuro che a Jorge Lorenzo interessi? Perché il cinque volte campione del mondo è ben consapevole che a ributtarsi così nella mischia si rischierebbe una figuraccia enorme e non è così scontato che sia disposto a rischiare di farla. D’altra parte, appena una settimana fa, il maiorchino ha dichiarato ad AS: “Non puoi avere tutto nella vita e, se solo potessi scegliere i bei momenti, rimuovere gli infortuni e il sacrificio quotidiano che essere un atleta d'élite comporta, ovviamente vorrei continuare. Arriva però un momento nella tua vita in cui devi decidere ed è quello che devo fare adesso. Devo raccogliere i frutti di tutto ciò che ho seminato, perché sono stati due decenni di immenso sacrificio e voglio la vita, che è una sola. Non tutto è una moto nella vita, anche se i momenti magici non vengono dimenticati"