Era il 4 agosto 1996, Valentino Rossi correva con l’Aprilia di quel giallo evidenziatore che negli anni è diventato - letteralmente - un marchio di fabbrica e, oggi, sono passati esattamente 25 anni dal primo podio nel motomondiale. Si correva in Austria, nel circuito che al tempo era battezzato A1-Ring e che domenica ospiterà la MotoGP per il Gran Premio di Stiria.
Rossi partiva dalla prima fila con il terzo tempo, davanti a lui Emilio Alzamora (attualmente manager di Marc Marquez) e Masaki Tukudome a scattare dalla pole. Una gara dominata da un giovanissimo Ivan Goi, appena sedicenne: il pilota lombardo partiva ottavo, ma questo non gli impedì di diventare il pilota più giovane ad aver mai vinto una corsa nel motomondiale spodestando Loris Capirossi.
Due settimane più tardi, a Brno, Valentino vincerà la prima gara della sua vita, per poi dominare la categoria l’anno seguente e portarsi a casa il primo dei 9 mondiali di una carriera irripetibile.
Festeggia così il suo primo podio, tra urla e impennate. Ed anche adesso che di podi ne ha 199, di cui 115 vittorie, non cambierebbe nulla. Se in una domenica di gare arrivasse lì, fra i primi tre, la gioia sarebbe la stessa. Arriverebbe a cifra tonda, duecento, arrotondando quel numero per eccesso come avrebbe voluto fare con i titoli mondiali.