Era il 1995, Kevin Schwantz, accompagnato dal dottor Costa, entrò in sala stampa al Mugello, annunciando che non avrebbe più potuto continuare con quella vita, che il suo corpo e la sua mente, ma soprattutto i medici, gli avevano fatto capire che avrebbe dovuto dire basta con le corse in moto. E’ stata una delle pagine emotivamente più devastanti per tanti appassionati di motorposrt (se avete voglia di piangere c'è il video qui sotto) che, quel giorno, hanno visto un idolo assoluto dire basta. Oggi lo spettro di quel giorno torna prepotentemente attuale a distanza di 26 anni. Perché sono in tanti a sostenere che al Mugello Valentino Rossi farà un annuncio. Ed è chiaro che il pensiero di tutti va alla possibilità che possa dire addio alla vita da pilota. Proprio come Schwantz quel giorno. Un annuncio, effettivamente, ci sarà, ma probabilmente sarà un altro e riguarderà il futuro del Team VR46 in MotoGP. In questi giorni, infatti, l’importante sponsorizzazione che arriverà dall’Arabia Saudita è stata definita e anche l’eventuale riduzione di budget da parte di Sky non rappresenterebbe più un problema in ottica futura. Le risorse per sostenere per quattro anni un team in MotoGP ci sono, ma il dubbio, adesso, è un altro: con chi?
Fino a poche ore fa sembrava scontato che la VR46 avrebbe rilevato in tutto e per tutto il team Avintia, proseguendo quindi con quelle strutture e appoggiandosi a Ducati per la fornitura delle moto, di cui una uguale a quella degli ufficiali da dare a chi, tra Enea Bastianini e Luca Marini, porterà a casa i risultati migliori nel 2021. E’ certamente la via più facile, ma tra la VR46 e Ducati, oltre a qualche dubbio tavulliese, ci sarebbe anche il Team Gresini (che non continuerà con Aprilia, ma che vorrebbe restare “italiano” e che garantirebbe alla scuderia Ducati anche l’arrivo di Fabio Di Giannantonio). Dorna e Carmelo Ezpeleta, stando a quanto è dato sapere, non vedono di buon occhio il fatto che quelli di Borgo Panigale possano schierare sei moto in pista anche per il prossimo quadriennio, ma al momento Suzuki non sembra intenzionata a raddoppiare gli sforzi e per forza di cose un marchio avrà due moto in più. In griglia, infatti, ce ne saranno ventiquattro e non più ventidue, con il desiderio di Ezpeleta che è quello di avere sei team ufficiali con sei satelliti.
Honda e KTM hanno già fatto sapere di non essere interessate ad una terza squadra. Non lo è neanche Yamaha, che proprio in questi giorni sta cercando di chiudere l’accordo con Petronas. Se andrà in porto non ci sarà spazio per una eventuale squadra VR46 e a quel punto, probabilmente, neanche per Valentino Rossi pilota. Ecco perché sono sempre di più i personaggi dell’ambiente che definiscono “un’ipotesi decisamente concreta” quella che vedrebbe il Dottore sempre più vicino ad Aprilia. Il primo a farlo, proprio dalle pagine di MOW, è stato Carlo Pernat: “Aprilia dovrebbe riuscire a prendere Andrea Dovizioso e questo significherebbe avere una squadra ufficiale con piloti avanti con gli anni, visto che di certo non rinunceranno ad Aleix Espargarò. Proprio per garantirsi un serbatoio più fresco, a Noale stanno pensando di raddoppiare sin da subito gli sforzi e, oltre a dare vita al team ufficiale, crearne anche uno satellite. Magari proprio con Valentino Rossi. Sul piatto, per Aprilia, ci sarebbe la possibilità di sfruttare il marchio VR46, che in termini di marketing significa poter spostare le montagne, ma anche la possibilità di contare su Luca Marini e magari Marco Bezzecchi”. Loris Capirossi, ieri a Misano proprio per un evento Aprilia, ha detto qualcosa di molto simile: “Sarebbe fantastico se Valentino Rossi tornasse dove è partita la sua storia”. E sono in tanti a dirlo, sempre di più e con sempre maggiore insistenza nelle ultime settimane.
E’ chiaro, quindi, che qualcosa in pentola sta effettivamente bollendo. Che cosa c’è sotto il coperchio, però, non si saprà ufficialmente prima del Mugello, quando sarà proprio Valentino Rossi a ufficializzare gli scenari del futuro. Un periodo di attesa che servirà anche per valutare a Jerez e Le Mans, due circuiti che gli piacciono e su cui si è sempre trovato bene, se davvero è pronto a dire basta alla carriera di pilota. Se così non fosse, scegliere Aprilia per motorizzare il suo team potrebbe essere anche un modo per allungare di un altro anno la sua carriera, magari condividendo il box con il fratello Luca Marini e in sella a quella moto italiana che ha segnato l’inizio della sua leggenda, lasciando marco Bezzecchi in Moto2 anche nel 2022. Una suggestione? Certo! Ma c’è un indizio, piccolo, che fa pensare che l’addio di Rossi alle corse non sia così vicino: sono stati tanti, dopo l’intervista della Gazzetta in cui Vale ha dichiarato di voler fare un documentario sulla scia di The Last Dance, a contattare gli ambienti della VR46 per proporre un progetto. E a tutti è stato risposto che ci sarà da aspettare e che, pur essendoci la reale intenzione di documentare la leggenda sportiva del 46, non è ancora arrivato il momento di accendere le telecamere. Almeno fino al Mugello, appunto.