Nove mondiale sono niente davanti ad un progetto che il mondo invidia: l’Academy. Se c’è una cosa su cui Valentino Rossi mette tutti d’accordo è proprio nella capacità che lui e i suoi collaboratori hanno avuto di trasformare in un progetto concreto un sogno, riuscendo dove altri non erano mai riusciti: la VR46 Academy. Una struttura in grado di individuare e poi aiutare a crescere i giovani talenti nazionali, regalando continuità alla tradizione motoristica di un Paese che altrimenti, con le sole forze delle istituzioni e delle associazioni di settore, non sarebbe riuscito, probabilmente, a garantire un ricambio generazionale. E’ per questo che già in Spagna e adesso anche in Francia, il Ranch e l’Academy di Tavullia sono diventati un modello da copiare.
Nei mesi scorsi Maverick Vinales ed altri piloti spagnoli hanno avviato un tavolo di confronto per capire come aiutare la Federazione locale e, ora, la Francia sta facendo la stessa cosa. Per i cugini d’Oltralpe, infatti, il momento storico è di quelli da sfruttare al massimo, visto che in vetta al mondiale di MotoGP ci sono proprio due piloti francesi, con uno dei due, nello specifico, che sembra aver quasi messo il titolo in tasca. Fabio Quartararo e Johann Zarco segneranno un traguardo per il motorsport francese che mai era arrivato così in alto nella velocità in moto, ma anche un inizio per la Federazione Motociclistica Francese che li ha contattati per mettere in piedi un progetto ispirato proprio a quanto fatto da Valentino Rossi a Tavullia.
La battuta, ci sia consentito, è abbastanza scontata: la Gioconda è bastato prenderla e portarsela a Parigi, con il Ranch la cosa è impossibile e bisognerà provare a copiare. Partendo, appunto, proprio da Fabio Quartararo e Johann Zarco. “L’idea di un’accademia è molto suggestiva - ha detto proprio Zarco a Paddock-GP - Due francesi in vetta alla classifica mondiale significa che i ragazzi in Francia iniziano a sognare. Dovremmo sfruttare questo sogno, ma dobbiamo mantenerlo vivo per più di un anno. Poi possiamo pensare di fondare una specie di accademia per aiutare la prossima generazione di pilotini. Fabio ed io, adesso, dobbiamo pensare al mondiale, ma questo è certamente un progetto da portare avanti. Valentino Rossi non è partito subito, ma ha costruito tutto nel tempo, step by step“.