Sbaglia meno di sempre e ha tra le mani una moto finalmente competitiva, oltre ad un team che, pur essendo privato, non ha nulla da invidiare alle squadre ufficiali. Per Johann Zarco è un momento magico, secondo nel mondiale, primo dei piloti Ducati e con una carriera, che un paio d’anni fa sembrava finita, totalmente rilanciata. Un momento magico che è comune a quello del motociclismo francese, visto che lui e Fabio Quartararo stanno davanti a tutti nella classifica mondiale, facendo dimenticare in qualche modo le cocenti delusioni arrivate dall’Europeo di calcio per i tifosi francesi: “Anche se Fabio ed io siamo rivali, se ci giocheremo il titolo fino alla fine, sarà fantastico – ha detto in una intervista a Canal+ - Questo non è mai successo in Francia . Sono anni eccezionali e dobbiamo sfruttarli”. Provando, però, a farsi le scarpe a vicenda, con Johann Zarco che non nasconde di voler provare a vincere il mondiale, pur sapendo che il connazionale è il grande favorito: “Sto cercando di continuare a migliorare per essere un vero contendente al titolo e combattere Fabio dalle FP1 alla gara”.
Per il francese del team Pramac, al momento, è l’unica cosa che conta e non si preoccupa più di tanto di quelli che sostengono che il pilota di una squadra satellite non vincerà mai un mondiale nella MotoGP moderna. Anche perché in Ducati certe gerarchie sembrano passate in secondo piano, se si considera che Zarco ha la stessa identica moto di Jack Miller e Francesco Bagnaia. Il francese, inoltre, ostenta un discreto spirito aziendalista e gioca la carta della diplomazia, finendo, però, per formulare la più classica delle supercazzole: “L'obiettivo è stare davanti a Fabio, non è essere la prima Ducati. Andando dietro a Fabio, sono la prima Ducati, quindi va bene, ma non è l'obiettivo principale. Con una posizione così buona in campionato, l'obiettivo è fare più punti e sognare di essere un campione del mondo. Con Miller e Bagnaia mi capisco molto bene e ci sono tre bravissimi piloti Ducati che non litigano”.
Bisognerà capire, ora, se gli equilibri resteranno così solidi anche dopo il Red Bull Ring, una pista che è oggettivamente favorevole alle caratteristiche della Desmosedici e che ospiterà ben due gran premi. Fornendo, quindi, una grandissima occasione ai piloti Ducati di accorciare le distanze rispetto al leader della classifica. Sul tracciato austriaco si emetterà, probabilmente, anche la prima sentenza relativamente a quale dei tre piloti della Ducati, Johann Zarco e due ufficiali, avrà effettivamente le maggiori possibilità di mettere le mani sul mondiale. E il francese sembra esserne ben consapevole, tanto da promettere che se dovesse tornare alla vittoria rispolvererà il suo storico backflip dei tempi della Moto2: “Mi sto riallenando – ha scherzato - In Austria la moto potrebbe essere avvantaggiata, ma non sarà facile. Ma mettendo tutto insieme, se alzo il livello come voglio, posso ottenere la prima vittoria e vincere sarebbe davvero molto importante per il campionato”.