Fausto Gresini ci ha lasciati dopo due mesi di lotta, feroce, con le complicazioni portate dal Covid. Una malattia subdola questa, perché difficilissima da incasellare. Non ha un decorso regolare, non si comporta allo stesso modo con tutti. Con Fausto è stata spietata, anche se il patron del Gresini Racing non era solo un sessantenne in buona salute ma un uomo combattivo.
Il mondo delle corse si è mosso - anche troppo in fretta a dire il vero - per porgergli un ultimo saluto, raccontare l’uomo e il pilota, l’imprenditore. Messaggi di commiato da ogni parte del mondo, tra colleghi e leggende del motociclismo, piloti che hanno corso grazie a lui ed altri che hanno sempre lottato per batterlo. Anche in politica, da Meloni a Bonaccini, in molti hanno voluto salutare Fausto dal proprio profilo, a prescindere dalla passione per le due ruote.
In un marasma di messaggi, pensieri e dediche però, c’è anche chi ha preferito il silenzio. Gente come Valentino Rossi ad esempio, che non ha voluto scrivere nulla al mondo di internet ma avrà certamente mandato il suo pensiero a chi di dovere. Non è persona da social network Valentino, che in più di vent’anni di carriera ha protetto la propria privacy con le unghie e con i denti. Ha digerito i social, ogni tanto li usa anche, ma ha pur sempre un’età in cui le emozioni, in fin dei conti, non finivano in piazza. Poi c’è anche chi, invece, con i social ci scherza e ci lavora, come Irene Saderini. Che ieri però non ha scritto di Fausto, anche se lo conosceva bene. Come conosce bene i suoi piloti, primo tra tutti Fabio di Giannantonio. E in poche righe (dopo tanti messaggi) ha dato ai social una leggera e semplice lezione di umanità.
Si, leggo le notizie
Si, è un giorno triste, molto triste
No, non ho niente contro le condoglianze via social media
Si, preferisco fare le condoglianze in forma privata
Grazie per le segnalazioni e contestuali inviti a produrre post
Basta poco a dimenticarsi cosa sia un social e Irene lo ha ricordato un po’ a tutti nella maniera migliore: senza morale né retorica. ”Penso che il tema di una persona che viene a mancare sia intimo - ci ha raccontato in seguito Irene - non c’è nessun problema a fare un saluto sui social media, e personalmente ho anche vissuto un bel momento nel vedere i piloti, anche quelli di Fausto, che hanno condiviso sui social dei ricordi assieme a lui. Forse loro possono davvero farlo a pieno titolo, ma a prescindere da questo non c’è niente di male nell’esprimere un’emozione. Ognuno lo fa come meglio crede, anche se personalmente trovo che sia un momento molto intimo. Soprattutto perché chi ha lavorato nel motorsport, più o meno di me, un rapporto con Fausto lo aveva. Perché era una persona molto espansiva, includente e generosa, e in un modo o nell’altro ha dato una mano a tutti. Ma sono cose che una persona sa e si porta dentro, è solo molto triste che non ci sia più”.