Lo faceva prima, tra un Gran Premio e l’altro, e lo fa anche adesso che corre in macchina: la verità è che Valentino Rossi non smetterà mai di andare in moto. E, come gli appassionati veri, lo fa in tutte le maniere possibili: motocross, flat track, supersportive, minimoto, motard, mini-GP. Stavolta, nello specifico, è toccato al Misanino, il kartodromo all’interno del circuito che Rossi ha preso d’assalto con la sua Academy ed una schiera di Ohvale GP-2. Ruote da 12”, monocilindrico da 190 cc, 20 cavalli e una ciclistica da moto da corsa: ti diverti, spezzi il fiato e vai forte. Quando hai fondato una scuola di piloti e le cose funzionano così bene poi, a girare nel kartodromo puoi andarci con i piloti veri, quattro dei quali (Bagnaia, Bezzecchi, Marini e Morbidelli) corrono in MotoGP.
Assieme a loro c’erano anche Andrea Migno, Niccolò Antonelli, Celestino Vietti, Stefano Manzi e Alberto Surra. Tutti ad ascoltare lui, il sacerdote della velocità: Valentino è ancora velocissimo, sfoggia la tuta disegnata da Aldo Drudi che è una sintesi della sua carriera catalizzando l’attenzione dei presenti anche in foto. Ora le strade torneranno a dividersi: la prossima settimana i piloti del motomondiale saranno a Zeltweg, per il GP d’Austria al Red Bull Ring, mentre Rossi aspetterà il primo weekend di settembre per correre ad Hockenheim l’ottava tappa del Fanatec GT World Challenge Europe, in contemporanea con la MotoGP a Misano. Sempre da pilota da corsa col numero 46.