Sui social e tra gli appassionati è la domanda che tutti sembrano farsi dopo il Gran Premio di San Marino di domenica scorsa, che ha restituito una classifica generale ancora una volta stravolta e con le distanze ancora più accorciate. Valentino Rossi può davvero vincere il Mondiale 2020? Lo abbiamo chiesto a…
CARLO PERNAT: “TUTTO DIPENDE DALLA SUA YAMAHA”
Devo rispondere secco? Se devo rispondere secco dico 20%, ma aggiungo che se non guidasse una Yamaha sarebbe molto, ma molto, di più. Perché Valentino ha dimostrato di essere in grandissima forma e di saper andare ancora veramente forte, ma non possiamo dimenticare che le Yamaha a Misano vanno benissimo. Invece il calendario proporrà nel futuro prossimo tappe, anche consecutive, su circuiti in cui la M1 non è all’altezza delle altre. La vedo dura, durissima, ma non impossibile. Se Yamaha riuscirà ad uscire migliorata dai test che si sono svolti oggi a Misano, le sue possibilità potrebbero salire in maniera significativa. Quindi per ora dico 20%, ma non nascondo di sperare nel restante 80, perché alla fine è davvero un mondiale in cui tutto può succedere e magari l’esperienza potrà aiutarlo. E’ certo, però, che almeno una vittoria deve riuscire a metterla nel sacco e anche in fretta, non solo per fare un salto importante in classifica, ma anche per mostrare i denti a tutti gli altri, dicendogli: “io ci sono e me la gioco”. Se gli riesce giuro che mi gli inginocchio davanti, perché già quello che sta facendo è incredibile. L’altro giorno sul podio le età sommate di Morbidelli (26), Bagnaia (23) e Mir (23) non facevano il doppio dei suoi anni.
PAOLO BELTRAMO: “NON LO DICE SOLO LA MATEMATICA, MA…”
E’ lì a 18 punti, non vedo perché non possa vincerlo. Certo, davanti ne ha parecchi e credo che Dovizioso e Mir abbiano sicuramente maggiori possibilità: il primo perchè ha grande esperienza e comunque riesce a capitalizzare anche le giornate storte, visto che domenica s’è ritrovato in cima alla classifica con un settimo posto in gara, il secondo perché è giovane, grintosissimo, guida una moto che è cresciuta tantissimo e, soprattutto, è costante. Cosa che non si può dire, quest’ultima, di Vinales e di Quartararo. Quanto a Valentino Rossi è lì, il gap è minimo e se vince una gara potrebbe venire a crearsi tra tutti gli altri piloti anche una forte pressione psicologica che potrebbe rappresentare per lui, esperto e da sempre molto scaltro, si trasformerebbe in un grande vantaggio. Pronostici secchi però non ne faccio, perché questo è un mondiale veramente troppo incerto e può succedere di tutto. La classifica oggi dice che ci sono serie possibilità, non solo matematiche, di vincere il mondiale per almeno sette piloti e tra questi c’è sicuramente anche Valentino Rossi, anche perché nella sua classifica conta uno zero che non è stato figlio di un suo errore, ma di un guasto alla moto. Quindi quei 18 punti potevano essere ancora di meno al di là delle prestazioni.
MARCO LUCCHINELLI: “SENZA MARQUEZ E’ L’UNICO FENOMENO IN PISTA”
Di fenomeni in MotoGP ce ne sono purtroppo solo due: uno si chiama Marc Marquez ed è fuori dai giochi, anche se sono convinto che vincerebbe pure con una mano sola, e l’altro si chiama Valentino Rossi. Quindi sì, Valentino Rossi può vincere questo mondiale anche senza vincere neanche una gara. Certo, non sarebbe il più bello per lui e sicuramente neanche il più appagante, ma se mi si chiede se deve crederci dico di sì. Non tanto per lui, che oggettivamente non può fare a meno di non fare i conti con gli anni e che già sta riuscendo dove un comune mortale non riuscirebbe, ma quanto perché gli altri sembrano giocare a chi fa la cagata più grossa. Dovizioso ha sicuramente più possibilità di Valentino, ma tra gli altri ne vedo pochi che possono mettergli pensiero. A cominciare da Vinales che sembra la brutta copia di se stesso, passando per Quartararo, che si sta rivelando sin troppo fragile a livello di nervi. Paradossalmente se Valentin vuole sperarci, fatta eccezione per Dovizioso, deve guardarsi di più da quelli che gli stanno dietro piuttosto che da quelli che gli stanno davanti in classifica. Ma una cosa a tutti quelli in lotta per questo noiosissimo mondiale vorrei dirla: svegliatevi, perché se torna l’uomo nero è finita per chiunque.
PIERFRANCESCO CHILI: “LA VEDO DURA!”
Valentino Rossi ha già dimostrato che può tutto e quindi è chiaro che può vincere questo mondiale, lo dice anche la matematica. Ma francamente penso che sarà davvero molto difficile: fosse stato secondo a 18 punti dal primo avrei sicuramente detto che le possibilità di vincere per lui sarebbero state altissime, ma tra Vale e Dovizioso, in questi 18 punti, ci sono ben tre piloti, Quartararo, Miller e Mir, e uno, Vinales, a parimerito. Cominciano ad essere tanti, anche se ognuno di questi potrebbe, come si dice, “farsi male da solo”. Per Andrea Dovizioso, che a mio avviso è il favorito, bisognerà capire quanto la situazione da separati in casa possa rappresentare uno stimolo piuttosto che una noia. Quartararo e Vinales forse stanno dimostrando di dover ancora imparare a gestire l’emotività, al di là dei problemi delle moto , che io non conosco se non per quello che si dice. Di sicuro tutto questo fa sì che sia un campionato apertissimo e che, quindi, anche Valentino Rossi può crederci, ma sarà importantissimo agguantare prima possibile almeno una vittoria, per poi mettere in campo costanza e esperienza e capitalizzarle al meglio.
LUCA SALVADORI: “MANCA SOLO DA SISTEMARE L’ULTIMA PARTE DI GARA”
Diciotto punti iniziano ad essere pochini e domenica prossima c’è di nuovo Misano. Quelli che ad inizio stagione dicevano che era bollito adesso dovrebbero cominciare a tremare, perché Valentino Rossi è lì, può giocarsela e con questo campionato matto che sta venendo fuori può succedere veramente di tutto. Se Rossi riesce a sistemare ulteriormente la moto, trovando il setting che gli consentirebbe anche di non soffrire troppo l’usura delle gomme negli ultimissimi giri, ci può davvero scappare la sorpresa. Manca solo un pezzo di gara da sistemare e domenica ci sarà ancora una volta Misano, poi verrà Barcellona, dove Vale ha sempre fatto il suo. Ancora dopo i circuiti non saranno super favorevoli, ma se a Misano e Barcellona arrivano risultati importanti poi tutto si rimescolerà nuovamente. Occhio quindi, perché magari questo è davvero l’anno per coronare una carriera pazzesca. (Nel video qui sopra l’intera analisi della gara e della stagione di Luca Salvadori).