Valentino Rossi si racconta a DAZN Spagna in un format, “The Box”, in cui sono già stati protagonisti altri piloti. Il 9 volte iridato pesca alcuni oggetti da una scatola e ne racconta la storia, il tutto con la leggerezza di sempre. Il primo tema è Welkomm 2004, quando Rosi vinse la sua prima gara con la Yamaha dopo aver dominato in Honda: “La vittoria migliore. È stata una combinazione di follia e fiducia, perché per lasciare la Honda dovevi essere matto. Non pensavo di vincere quella prima gara". Poi Micheal Jordan e Diego Armando Maradona: “Se diventerò come loro? Spero di si, ho avuto una grande carriera e, soprattutto, le persone mi hanno seguito molto”.
Non manca, ovviamente, una battuta sulla paternità, mentre il Dottore si cimenta nel cambiare il pannolino ad una bambola: “Se sono padre io chiunque può esserlo. Ho sempre voluto diventarlo, ma spero che questo sia il primo e ultimo pannolino che cambio! Comunque non sono così male, ho un futuro. Vedremo come va con il primo, perché la mia ragazza vuole averne altri”.
Tornando alle corse, Valentino racconta delle sue sensazioni correndo sul bagnato: “All’inizio non mi piaceva, non andavo bene. Devi cambiare mentalità e mantenere la calma. Ma se vuoi essere un pilota forte, devi andare veloce sia sull’acqua che sull’asciutto”. Altra curiosità, di cui Valentino aveva già parlato ad inizio stagione, è la sua pizza preferita, con uova e maionese: “Si fa a Pesaro, la mangiano tutti così! È in onore del compositore Rossini che è pesarese”. A questo punto, il Dottore parla dell’essere famoso: "È difficile fare le cose di tutti i giorni, ma ci sono anche dei vantaggi. A volte, quando la polizia mi ferma dopo un sorpasso e mi vede, dice 'Oh, è Valentino'. E mi lascia andare".
A questo punto il conduttore gli chiede dei suoi tifosi spagnoli: "Per me è sempre un grande piacere venire in Spagna perché , alla fine, molti degli avversari più forti che ho avuto sono spagnoli e gli spagnoli sono molto legati ai loro piloti e alle loro squadre, come gli italiani. Nonostante questo sono sempre stato trattato benissimo in Spagna. Immediatamente, quando atterro a Jerez, a Barcellona ... appena scendo dall’aereo ritrovo i tifosi e sento sempre un supporto e un calore incredibili da loro. Per questo voglio grazie a tutti i tifosi spagnoli, mi fanno sentire come se stessi correndo a casa. E questo è fondamentale perché per noi la Spagna è molto importante, è il paese numero uno in MotoGP: l'organizzazione di Dorna è spagnola, molti piloti sono spagnoli e, inoltre, si corre in Spagna quattro volte l'anno. Venire qui e sentirsi a casa è un grande onore e puoi solo dire 'grazie'”.
A tal proposito, Valentino fa una battuta su Ibiza, dove ha una casa in cui passa spesso e volentieri il suo tempo durante le vacanze: “Quando ci sono andato la prima volta mi ha affascinato così tanto che ho voluto comprare una casa lì. Ce l'ho da 20 anni. Con Ángel Nieto mi sono divertito molto, ha sempre retto più di noi alle feste”. Ha raccontato il Dottore.
L’ultima battuta, invece, è per l’ultima gara: “Sono un po’ in paranoia per Valencia. Lì passerò un brutto momento. In Austria, dopo aver annunciato il ritiro, non mi ha toccato più di tanto. Lì invece sarà più dura perché da lì la mia vita cambierà, smetterò di essere un pilota di MotoGP. Comunque sarà un bel momento”. Ha concluso Rossi.